Patrimonio industriale della Liguria, il ciclo di incontri a Palazzo Ducale

Memoria identitaria tra conservazione e riuso è il titolo del ciclo di incontri sul patrimonio industriale in Liguria che si terrà al Palazzo Ducale di Genova dal 20 gennaio al 17 febbraio 2021. Sarà possibile seguire l’evento online sul canale YouTube di Palazzo Ducale. La partecipazione agli incontri rilascia CFP agli architetti e agli ingegneri iscritti all’ordine

Centrale termoelettrica del porto di Genova anni '50

Centrale termoelettrica del porto di Genova anni ’50

Memoria identitaria tra conservazione e riuso” del patrimonio industriale in Liguria

Il ciclo di incontri illustra una serie di buone pratiche che hanno portato alla conservazione e alla valorizzazione, per un riuso compatibile, di una serie di siti e edifici particolarmente significativi del nostro patrimonio industriale in Liguria. A fronte di una prassi, purtroppo consolidata, che ha portato sovente, nei grandi progetti di trasformazione urbana di aree industriali dimesse, alla cancellazione della testimonianza storica, la rassegna intende far conoscere alcuni casi in cui la stretta collaborazione tra Enti e Associazioni ha portato alla conservazione della memoria identitaria dei luoghi. Le sinergie realizzate tra Università degli Studi di Genova, MIBACT, AIPAI, con il supporto di Fondazione Ansaldo e Ordine degli Ingegneri di Genova e la collaborazione di Regione Liguria e Confindustria Genova hanno permesso di conservare e valorizzare questi edifici.  Sono state scelte tre strutture, differenti per localizzazione, destinazione, tipologia e caratteristiche costruttive, ma tutte particolarmente significative per la storia e la memoria del nostro patrimonio industriale e per il loro valore identitario: la Centrale termoelettrica del porto di Genova, l’Ansaldo e lo stabilimento Ferrania a Savona.

Scoprire, recuperare e promuovere il patrimonio industriale in Liguria

L’evento ha l’obiettivo non solo di permettere di “scoprire” determinati siti/edifici di interesse storico-architettonico, paesaggistico, e approfondirne la conoscenza, ma anche di promuovere la conservazione della memoria identitaria dei luoghi. L’approccio conoscitivo è anche finalizzato alla individuazione di quelle peculiarità proprie delle singole strutture che in una successiva operazione di recupero/riuso andranno conservate e valorizzate.

Il lavoro sinergico che ha portato a una approfondita conoscenza dei diversi aspetti e ha consentito sovente di ottenerne il riconoscimento di “bene culturale” ha individuato anche quelle che possono essere le premesse per delineare le linee di intervento di un recupero/riuso compatibile.

“La metodologia di lavoro che ha consentito di giungere a questi risultati è basata sullo studio del patrimonio industriale sviluppato all’interno dell’Università di Genova, su base bibliografica, documentaria e verifica in sito, in collaborazione con i docenti delle diverse discipline, col supporto degli Enti e Associazioni operanti in questi settori. Gli studi sul patrimonio dismesso o a rischio sono stati poi approfonditi in sede didattica (in laboratori e tesi di laurea), dove hanno avuto anche uno sviluppo progettuale, che ha consentito di verificare per le singole strutture la fattibilità delle linee di intervento individuate per una conservazione del valore identitario delle stesse. Le conoscenze acquisite, condivise con gli Enti preposti alla tutela e valorizzazione del territorio, hanno portato alla volontà di una conservazione finalizzata a un recupero/riuso compatibile” afferma la curatrice dell’evento Sara De Maestri, docente presso L’Università di Genova nonché coordinatore della sezione ligure dell’AIPAI (Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale).

Per i singoli temi oggetto degli incontri sarà così delineato il percorso che ha condotto al riconoscimento di “bene culturale”, con la individuazione di quelle caratteristiche/peculiarità che devono esser conservate in un intervento di recupero per la conservazione della propria memoria identitaria.

Il programma del ciclo di incontri sul Patrimonio Industriale in Liguria

mercoledì 20 gennaio 2021, ore 17 | Genova e l’energia: la centrale termoelettrica del porto

Serena Bertolucci, Direttore Fondazione Palazzo Ducale
Edoardo Currà, La Sapienza, Presidente AIPAI
Manuela Salvitti, Segretario Regionale MIBACT Liguria, Direttore ad interim Soprintendenza ABAP Genova e La Spezia
Giacomo Fui, Ingegnere
Maria Pia Repetto, UNIGE, Presidente CS Edile-Architettura
Rebecca Muscarà, Ingegnere
Pietro Giribone, UNIGE, Vicedirettore DIME
Roberto Leone, Direttore Soprintendenza ABAP Imperia e Savona
Fabio Persichetti, Enel Produzione S.p.A
Roberto Venuti, già Dipendente Enel
modera e conclusioni Sara De Maestri, UNIGE, AIPAI

Genova e l’Ansaldo: dalle fonderie di ghisa alle grandi artiglierie |mercoledì 3 febbraio 2021, ore 17 |

Maurizio Michelini, Presidente Ordine Ingegneri di Genova
Lorenzo Fiori, Direttore Fondazione Ansaldo
Roberto Tolaini, UNIGE
Sara De Maestri, UNIGE, AIPAI
Giuseppe Zampini, Presidente Ansaldo Energia
Stefano Sibilla, Vice Presidente Ordine Architetti PPC di Genova
modera e conclusioni Massimo Preite, TICCIH, AIPAI

mercoledì 17 febbraio 2021, ore 17 | Savona e la chimica: lo stabilimento di Ferrania

Sara De Maestri, UNIGE, AIPAI
Carlo Sparzo, Ingegnere
Andrea Zanini, UNIGE
Gabriele Mina, Antropologo
Andrea Canziani, Soprintendenza ABAP Imperia e Savona
Francesco Legario, Amministratore unico Parco Tecnologico della Val Bormida
modera e conclusioni Renato Covino, UNIPG, Past President AIPAI

Scarica da qui la locandina del ciclo di incontri sul patrimonio industriale della Liguria