Archeologia industriale cartaria – 1° Convegno in Italia

Il 27 e 28 maggio 2016, la Fondazione Gianfranco Fedrigoni, Istituto Europeo di Storia della Carta e delle Scienze Cartarie (ISTOCARTA) di Fabriano presenta il convegno Il patrimonio industriale della carta in Italia. La storia, i siti, la valorizzazione

Sede del convegno il meraviglioso Oratorio della Carità di Fabriano. “Città della carta” per antonomasia, Fabriano è ereditiera di un patrimonio archeologico industriale che affonda le sue origini sin dal XIII secolo, con le Cartiere Miliani Fabriano dal 1782, che, sviluppandosi in industria, nel 2002 sono state acquisite dal Gruppo Fedrigoni ed hanno assunto il nome di “FABRIANO”.

Il patrimonio industriale della carta in Italia. La storia, i siti, la valorizzazione è il primo convegno in Italia sull’archeologia industriale cartaria, promosso e fortemente voluto dalla Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA, appoggiato dall’Associazione Italiana del Patrimonio Archeologico Industriale (AIPAI) e dal Centro di Ricerca e Servizio sul Paesaggio dell’Università Politecnica delle Marche che hanno collaborato all’organizzazione dell’iniziativa.

L’evento, riconosciuto di alto valore culturale e di portata Nazionale, ha ottenuto il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, nonché quello del Comune di Fabriano e, a livello internazionale, dell’International Paper Historians (IPH).

Programma del 1° convegno in Italia sulla archeologia industriale cartaria

Il Convegno Il patrimonio industriale della carta in Italia. La storia, i siti, la valorizzazione sarà strutturato in due giornate: la prima dedicata a La produzione della carta in Italia tra storia e archeologia industriale: i quadri territoriali in una prospettiva di lungo periodo; la seconda a Siti di produzione della carta ed ecomusei: casi, schedature, proposte di valorizzazione (per i dettagli si rimanda al programma allegato).

Un programma ricco d’interventi, con autorevoli studiosi e docenti universitari provenienti da tutta Italia, al fine di ottenere una mappatura degli insediamenti cartari e del relativo patrimonio archeologico, approfondire la conoscenza della storia del passato e del presente industriale cartario, nonché sviluppare il tema di “Ecomuseo”, definito anche museo diffuso, attraverso quelle realtà cartarie italiane che hanno già concretizzato e sperimentato una forma di museo non convenzionale, non circondato da mura, ma che mira a tutelare, valorizzare e promuovere ambienti di vita tradizionali, patrimonio naturalistico e storico-artistico di un territorio.

Aprirà il Convegno il Presidente della Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA, Alessandro Fedrigoni, seguito dai rappresentanti degli enti collaboratori, Giovanni Luigi Fontana (Presidente dell’AIPAI) e Andrea Galli (Direttore CIRP). Introdurranno, invece, Anna-Grethe Rischel, Presidente dell’International Paper Historians (IPH) che presenterà un rapporto sullo stato degli studi storici della carta in Europa con la relazione A status report on historical studies of European paper, ed Ivo Mattozzi, Docente della Libera Università di Bolzano, con La formazione del patrimonio industriale della carta dal XVIII secolo.

Presentazione del terzo tomo della collana di Storia della Carta “L’era del segno”

Ad arricchire il programma dei due incontri previsti, venerdì 27 maggio 2016 alle ore 17.30 presso l’Oratorio della Carità – a conclusione della prima giornata di Convegno – la presentazione del terzo tomo della prestigiosa collana di Storia della Carta “L’era del segno” edita nei suoi due volumi iniziali (Tomo 1 nel 2003 e Tomo 2 nel 2006) dalle Cartiere Miliani Fabriano – Fedrigoni Group, che oggi passano il testimone alla Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA con quest’ultimo volume LA FORMA. Formisti e Cartai nella Storia della Carta Occidentale a cura di Giancarlo Castagnari (storico della carta), certamente unico nel suo genere in Italia per la tematica affrontata, la “forma” – strumento indispensabile per la produzione della carta a mano sin dal XIII secolo – raccontata nella sua dimensione storica e tecnico-scientifica; e nato dal desiderio di far conoscere e valorizzare le preziose 2.295 “forme” filigranate (datate dal 1846) ereditate dalle storiche Cartiere Miliani Fabriano, recentemente restaurate e trasferite nello storico complesso archeologico cartario fabrianese, sede della Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA.

Un’opera collettanea bilingue (italiano e inglese) che accoglie monografie storiche sul tema e un album fotografico, curato da Livia Faggioni (coordinatrice della Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA) con le immagini di alcune delle straordinarie “forme” presenti nella collezione.

Con la sua uscita, la Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA ufficializza, finalmente, i risultati di un lungo percorso di analisi e sperimentazione condiviso con l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) di Roma e la Soprintendenza dei Beni Storici Artisti ed Etnoantropologici delle Marche, per standardizzare il metodo di catalogazione Nazionale delle “forme” tra le varie realtà cartarie italiane che possiedono un patrimonio simile a quello fabrianese. Nel volume, infatti, è presente il modello dell’aggiornata scheda di catalogazione PST 4.00 (acronimo di Patrimonio Scientifico e Tecnologico, settore d’appartenenza dei beni culturali identificato per le “forme”), che è stata integrata con un lemmario di tecnica cartaria riferita alla “forma”, prima inesistente, e, dal mese di luglio 2016, ufficialmente pubblicata in sperimentazione nel Sistema Informativo Generale del Catalogo (www.sigeweb.it) ed on-line sul sito dell’ICCD (www.iccd.beniculturali.it) tra gli Standard Catalografici.

Tutto questo è stato possibile, grazie alla professionalità ed alla collaborazione delle Istituzioni facenti capo al Ministero dei Beni e delle Attività Cultura e del Turismo e il know how dagli esperti messi a disposizione dalla Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA. Un passo importante che segna l’evoluzione Nazionale nell’ambito degli studi di storia e tecnica cartaria. La Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA, da alcuni mesi ha avviato la catalogazione delle 2.295 forme secondo i canoni stabiliti.

Il volume sarà presentato da Ezio Ornato del Laboratoire de Médiévistique Occidentale de Paris (CNRS – Université Paris I). Interverranno, anche, Claudia Caldari (già funzionaria della Soprintendenza dei Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche) e Flavia Ferrante (funzionaria dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) di Roma. 

Informazioni
INGRESSO LIBERO al convegno e alla presentazione del volume.
Il programma è disponibile on-line su www.istocarta.it
Per maggiori informazioni scrivere a info@istocarta.it o chiamare 0732/702502.

Evento: Il patrimonio industriale della carta in Italia. La storia, i siti, la valorizzazione
Genere: Convegno
Quando: 27 e 28 maggio 2016
Dove: Sede della Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA Viale Pietro Miliani 31/33 60044 Fabriano (AN) – ITALY




La Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA a Fabriano “città della carta”

La Fondazione G. Fedrigoni, Istituto Europeo di Storia della Carta e delle Scienze Cartarie (ISTOCARTA), nasce l’8 marzo 2011 a Fabriano – “città della carta” per antonomasia.

 

Ente non-profit che contribuisce alla promozione degli studi di storia della carta e delle discipline connesse, ed allo sviluppo e divulgazione delle scienze cartarie, fortemente voluta dalla fondatrice Fedrigoni SpA – cartiera veronese che nel 2002 ha acquisito le Cartiere Miliani Fabriano, la Fondazione G. Fedrigoni gestisce l’importante patrimonio archivistico, librario e scientifico e tecnologico ereditato dalle storiche cartiere fabrianesi.

La tradizione cartaria della “città della carta” affonda le sue solide radici già dal sec. XIII. Una tradizione plurisecolare che subisce un’importante trasformazione alla fine del 1700. Nel 1782, infatti, nasce, grazie a Pietro Miliani, l’omonima Cartiera che in breve tempo assorbe parte degli opifici concorrenti e raggiunge un alto grado di efficienza degli impianti e di sviluppo commerciale, dovuto soprattutto alle capacità imprenditoriali del titolare, il quale con sicurezza e tenacia punta al miglioramento qualitativo del prodotto, affrontando ingenti spese per rinnovare l’attrezzatura degli opifici, fino a produrre carta tanto pregiata da essere apprezzata da famosi tipografi ed incisori tra i quali Bodoni, Rosaspina, Morghen, ecc. A Pietro succedono il nipote Giuseppe e il pronipote Giambattista che proseguono lo sforzo di acquisizione delle cartiere concorrenti e la meccanizzazione della produzione, oltre allo sviluppo qualitativo della lavorazione a mano delle carte pregiate e carte valori.

La Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA ha sede nel maestoso complesso storico delle Cartiere Miliani che presenta un impianto planimetrico a “C” tipico dell’industria cartaria del XVIII secolo (già idealmente rappresentata nell’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert del 1751) con un corpo longitudinale principale e due ali trasversali poste agli esterni, ed un ulteriore elemento longitudinale che collega le due ali trasversali, fungendo da ingresso, che fa assumere al complesso una forma chiusa, a corte. Un caso singolare in quanto si tratta di un edificio nato appositamente per ospitare un’attività produttiva evoluta, moderna, distante dal, più frequente (in questo campo), riuso di una struttura esistente o dall’uso di una forma architettonica non specifica per questo tipo di attività (v. Archeologia Industriale nelle Marche. L’Architettura a cura di Alessia monti e Paolo Brugè, p. 67). Un’architettura monumentale che rimanda all’epoca rinascimentale e barocca caratterizzata da una perfetta simmetria degli elementi, che oggi – utilizzata solo in parte – ospita alcuni uffici della Fedrigoni SpA, lo splendido l’Archivio Storico con i suoi trecento metri lineari di documenti datati a partire dal 1782 (data di fondazione delle Cartiere Miliani) ed annessa “biblioteca” specializzata in ambito cartario, e gli oltre “duemila metri quadrati” di strumenti per la fabbricazione della carta a mano e a macchina.

L’Archivio delle Cartiere Miliani

L’Archivio delle Cartiere Miliani è il primo Archivio d’Impresa dichiarato di «notevole interesse storico» in Italia, con provvedimento vincolistico emesso il 20 luglio 1964 dal Professor Emerito della Sapienza di Roma, Elio Lodolini, allora Soprintendente Archivistico per le Marche. Le fonti documentarie inventariate ed ordinate in serie e fondi, risalgono alla fondazione delle Cartiere Miliani nella seconda metà del sec. XVIII, e ne illuminano l’attività tecnica ed economica, i problemi seriali relativi ai lavoratori ivi occupati, i rapporti con esponenti del mondo delle lettere, delle arti e della politica, le relazioni commerciali di rilievo internazionale (v. L’Archivio Storico delle Cartiere Miliani di Fabriani di Valeria Cavalcoli, Fabriano 2014, P. 17. Rist. an. edita dalla Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA): i copialettere dal 1783, documentano l’antica corrispondenza tra Pietro Miliani e la fittissima rete commerciale estesa in tutto il mondo. Tra la clientela emergono nomi importanti di personalità ed istituzioni pubbliche e private. Da Antonio Canova, Giambattista Bodoni (tipografo), Francesco Rosaspina (incisore), i fratelli Filippo e Giorgio Harckert, le famiglie nobiliari Leopardi, Torlonia, Colonna, Mastai Ferretti, a vari Istituti di Credito (Banca d’Italia, Monte dei Paschi, Banca Commerciale Italiana), note aziende del Made in Italy (FIAT, Pirelli, Fernet Branca, Borsalino, Mont Blanc, ecc.). Di rilevante importanza sono la fototeca con più di 1.287 fotografie, recentemente digitalizzate, testimonianza del patrimonio archeologico industriale, architettonico, paesaggistico e degli aspetti identitari della società e della cultura cartaria dal 1871, e la raccolta di filigrane realizzata nel 1946 dal consigliere delegato delle Cartiere Miliani, Luigi Tosti duca di Valminuta, ricca di oltre 1.500 esemplari.

Il patrimonio industriale cartario della Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA

Un ricco patrimonio archivistico, le cui fonti documentarie hanno fornito e forniscono tutt’ora un valido contributo per gli studi di storia della carta e delle scienze e delle tecniche cartarie, tanto più se affiancate da un patrimonio archeologico, scientifico e tecnologico di inestimabile valore, rappresentato da macchinari e strumenti indispensabile ai fine della fabbricazione della carta: un impianto di pile idrauliche a magli multipli risalente alla fine del 1700 – necessario alla pestatura degli stracci (da cui si ricavava la poltiglia per l’impasto) ed attivo fino alla metà del Novecento – era azionato dall’energia idrica fornita da corsi d’acqua adiacenti alla Cartiera; 2.300 forme (vergate e veline), per la produzione della carta a mano, tutte filigranate; 793 tele metalliche cilindriche per la produzione della carta a macchina in tondo, di un metro di diametro e circa due metri di larghezza, anch’esse con pregiatissime filigrane, destinate a rivestire il tamburo creatore; e vari strumenti annessi alla realizzazione di forme e tele, come gli oltre n. 3.000 punzoni in legno, bronzo e rame necessari per imprimere la filigrana in chiaro-scuro sulla tela (velina).

Le 2.300 forme, datate dalla prima metà dell’Ottocento, sono ognuna differente dall’altra. Ogni forma riporta sulla superfice della tela una filigrana, “segno” o “marca” realizzata con filo metallico di argentana, rame o bronzo modellato a mano, cucita manualmente o saldata a stagno (filigrana in chiaro); oppure impressa sulla tela attraverso un punzone (filigrana in chiaro, in scuro o in chiaro-scuro). Le filigrane realizzate con filo metallico, sono veri capolavori di oreficeria (ritratti di papi, principi, principesse come Francesco Giuseppe I ed Elisabetta d’Austria, Papa Pio IX) e quelle in chiaro-scuro (filigrana artistica), modellano la tela metallica della forma riproducendo ritratti di personaggi famosi della storia italiana ed internazionale o particolari di opere d’arte (Ludwig van Beethoven, Dante Alighieri, Giacomo Leopardi, “L’Adorazione dei Magi” del Gentile da Fabriano, “La Madonna della Seggiola” di Raffaello Sanzio, ecc.).

La mole e l’importanza del patrimonio archivistico, librario e scientifico e tecnologico cui è dotata la Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA, la rendono, nel suo genere e per i suoi scopi, un’istituzione unica in Italia, grazie alla fondatrice Fedrigoni S.p.A. che ha deciso di offrire un ampio sostegno alla cultura, alla ricerca scientifica e tecnica, alla tutela e valorizzazione di questo patrimonio, fonte di ricchezza e sviluppo intellettuale, sociale ed economico.

La Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA è nella Rete di Archivi d’Impresa, progetto della Direzione Generale per gli Archivi e collabora allo sviluppo di temi e percorsi del Portale del Sistema Archivistico Nazionale (SAN) e del Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche (SIUSA). È tra i soci di Museimpresa, l’associazione italiana dei musei e degli archivi d’impresa, promossa da Assolombarda e Confindustria.

Sito archeologico industriale: Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA
Settore industriale: Industria cartaria
Luogo: Viale Pietro Miliani 31/33 60044 Fabriano (AN) – Marche – ITALY
Proprietà e Gestione: La Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA è stata fondata dalla Fedrigoni SpA www.istocarta.it
Testo a cura di: Ufficio Comunicazione Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA
Immagini: Le immagini pubblicate sono coperte da Copyright. © Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA