Ivrea e Olivetti, eredità di un luogo – Intervista al Segretario Generale della Fondazione Adriano Olivetti

Ivrea e Olivetti, eredità di un luogo, articolo pubblicato all’interno della rivista Uomini e Imprese edita da Fiera Milano Media Spa, racconta della visione di uomo e del patrimonio materiale e immateriale che questa ha generato.

Ragioni per le quali Ivrea Città Industriale del XX Secolo si candida a far parte della Lista del Patrimonio Mondiale Unesco. Ne parliamo insieme a Beniamino de’ Liguori Carino, Segretario Generale Fondazione Adriano Olivetti.

Per le immagini si ringrazia il fotografo Gianluca Giordano

Ivrea e Olivetti, eredità di un luogo

Esistono luoghi che, pur perdendo la funzione originaria, non scompaiono né si mimetizzano all’interno del processo di urbanizzazione, ma rimangono lì, rigenerandosi attraverso la propria forza ed energia, a mantener vivo un ricordo che serve da ispirazione. È questo il caso di Ivrea, la città industriale di Adriano Olivetti.
di Simona Politini

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Oltre Olivetti. Scenari per il futuro di Ivrea – Convegno ad Ivrea

Oltre Olivetti. Scenari per il futuro di Ivrea – Il Patrimonio come occasione di rigenerazione urbana e sviluppo, è il titolo del convegno che si terrà ad Ivrea il 16 giugno 2017 presso il Salone dei 2000 in Corso Jervis n. 11

Ivrea – Image courtesy of Gianluca Giordano

 

Il convegno è promosso da Città di Ivrea e Politecnico di Torino – Dipartimento Architettura e Design ed è stato realizzato con il contributo della Regione Piemonte e con la collaborazione di IdeaFimit Sgr.

Il convegno Oltre Olivetti. Scenari per il futuro di Ivrea si inserisce nell’ambito  delle attività a supporto della Candidatura di “Ivrea città industriale del XX secolo” nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.

Il convegno Oltre Olivetti. Scenari per il futuro di Ivrea è un’iniziativa del progetto europeo: “Citylabs: Engaging Students with Sustainable Cities in Latin-America” Co-finanziato da “Erasmus+ Programme of the European Union”

Convegno Oltre Olivetti. Scenari per il futuro di Ivrea: Comitato scientifico e organizzativo

  • Rocco Curto, Professore ordinario, titolare dell’“Atelier di Restauro e Valorizzazione del Patrimonio” – A.A. 2016/2017, Laurea Magistrale in “Architettura per il Restauro e la Valorizzazione del Patrimonio “,
    Politecnico di Torino (Dipartimento Architettura e Design
  • Lisa Accurti, Docente a contratto dell’“Atelier di Restauro e Valorizzazione del Patrimonio” – A.A. 2016/2017, Laura magistrale in “Architettura per il Restauro e la Valorizzazione del Patrimonio”, Politecnico di Torino (Dipartimento Architettura e Design)
  • Renato Lavarini, Coordinatore Candidatura “Ivrea città industriale del XX secolo” nella WHL UNESCO
  • Diana Rolando, Politecnico di Torino (Dipartimento Architettura e Design)
  • Alice Barreca, Politecnico di Torino (Dipartimento Architettura e Design)

Convegno Oltre Olivetti. Scenari per il futuro di Ivrea: Presentazione

Il patrimonio olivettiano della Core Zone di “Ivrea città industriale del XX secolo” costituisce un’eredità culturale emblematica da valorizzare in cui la “dimensione privata” si deve integrare con quella pubblica e costituire un unico sistema di architetture in grado di innescare processi di rigenerazione dell’intera area urbana e forme di fruizione innovative sia per la cittadinanza eporediese sia per le diverse tipologie di utenza esterna.

Il Politecnico di Torino, per supportare le politiche dell’amministrazione e la candidatura UNESCO nel processo di valorizzazione, anche economica, della Core Zone, con una visione innovativa e in modo sperimentale, ha strutturato un Sistema Informativo Territoriale (SIT), concepito quale modello dinamico e interoperabile in grado di mettere in relazione più di 100 edifici (residenze, edifici industriali, uffici, edifici destinati a servizi),con il loro contesto territoriale. Il gruppo di lavoro ha considerato le infrastrutture e gli spazi pubblici aperti con un ruolo equivalente agli edifici nel processo di valorizzazione territoriale in modo da integrare le politiche pubbliche e gli interventi operativi privati.

Il SIT, grazie all’implementazione di numerosi strati informativi, ha supportato l’esperienza didattica condotta con gli studenti dell’Atelier di Restauro e Valorizzazione del Patrimonio del corso di Laurea magistrale in Architettura per il Restauro e la Valorizzazione del Patrimonio del Politecnico di Torino (Dipartimento di Architettura e Design), A.A. 2016/2017, i quali hanno studiato il sistema di beni della suddetta Core Zone ed elaborato, a partire dai dati raccolti e inseriti nel SIT, coerenti progetti di riuso e valorizzazione.

Le attività didattiche di questo Atelier sono state condotte applicando la metodologia “Problem Based Learning (PBL)”, nell’ambito del progetto “Citylabs: Engaging Students with Sustainable Cities in Latin-America” co-finanziato dal programma Erasmus + dell’Unione europea.

Sono stati in tal modo definiti e prospettati alcuni scenari per il futuro di Ivrea, ipotizzando mix funzionali alternativi per gli edifici dell’area interessata, anche nell’ottica di fornire nuovi luoghi di integrazione e innovazione sociale e di rigenerazione economica e culturale, destinati a diversi segmenti di domanda.

La valorizzazione del patrimonio olivettiano, coinvolto nella Candidatura alla WHL UNESCO di “Ivrea città industriale del XX secolo”, è stata pertanto affrontata, da una parte, individuando interventi di restauro e di riuso compatibili con le architetture realizzate dagli architetti del movimento moderno e, dall’altra, tenendo conto della fattibilità economicofinanziaria degli interventi di riuso e di retrofit, considerando gli edifici della Core Zone come un unico sistema integrato al territorio, al fine di favorire le convergenze tra convenienze private e pubbliche in un contesto “fragile” dal punto di vista economico e sociale rispetto all’entità dell’offerta e in presenza di risorse pubbliche limitate.

Se il riconoscimento dell’architettura olivettiana come patrimonio culturale è impulso cruciale alla sua salvaguardia e valorizzazione sostenibile, analogamente la comprensione, da parte degli studenti, della rilevanza dei contenuti di valore culturale materiale e immateriale è stata fondamentale nella delineazione di proposte progettuali coerenti tanto con i caratteri identitari dei manufatti che con la loro vocazione funzionale, passata e futura.

La presentazione pubblica delle proposte progettuali afferenti la questione – quanto mai attuale – della conservazione e rivitalizzazione del patrimonio architettonico del sito candidato nella WHL, costituisce dunque occasione per riflettere su possibili indirizzi di salvaguardia e, soprattutto, di valorizzazione – attuata attraverso il riuso sostenibile – di beni che sono organica testimonianza di felici processi insediativi e di organizzazione sistemica del territorio; beni attualmente sottoutilizzati, o in dismissione, talvolta a rischio di ruderizzazione, e che stentano a trovare destinazioni d’uso sufficientemente attrattive, sotto il profilo della sostenibilità economico/gestionale e di interesse da parte dell’utenza.

Scarica qui il Programma Convegno Ivrea 16 giugno 2017




Ivrea: la città industriale di Adriano Olivetti – foto di Gianluca Giordano

Ivrea, in provincia di Torino, è uno splendido esempio della più moderna archeologia industriale che si candida a far parte della Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO

La città industriale di Ivrea, vero e proprio paesaggio urbano, comprende gli edifici destinati alla produzione, ai servizi e alla civile abitazione che sono stati realizzati a partire dagli anni Trenta fino agli anni Ottanta del Novecento. Tali edifici, progettati da una serie di importanti architetti, insieme al disegno urbano, sono la materializzazione dell’idea di ingegneria sociale che Adriano Olivetti mise in atto nel corso del Novecento

*** AGGIORNAMENTO 1 luglio 2018 ***

L’Unesco dice sì a Ivrea patrimonio mondiale dell’umanità.

La città industriale di Adriano Olivetti diventa il 54esimo sito Unesco in Italia

Ivrea si candida ad entrare nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO

Nel 2008 è stato istituito con decreto ministeriale un Comitato Nazionale promosso dalla Fondazione Adriano Olivetti in collaborazione con il Comune di Ivrea e il Politecnico di Milano e finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC), dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione Adriano Olivetti. Il Comitato Nazionale si è impegnato dell’analizzare il tema della valorizzazione del patrimonio architettonico moderno di Ivrea con l’obiettivo di intraprendere il lungo e complesso percorso che vedrebbe “Ivrea, città industriale del XX secolo” all’interno della Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.

Ivrea, città industriale del XX secolo” è la prima candidatura italiana nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO relativa a un sito industriale novecentesco.”

La candidatura di Ivrea è già stata esaminata a Parigi, tuttavia per una serie di motivazioni,  passerà al prossimo ciclo di valutazione che inizierà nel 2017, e sarà esaminata in occasione della 42° sessione del Comitato per il Patrimonio Mondiale nel corso dell’anno 2018.

Per promuovere la candidatura, il Comitato Nazionale ha prodotto un ampio dossier accompagnato da un ricco repertorio di immagini realizzate dal fotografo Gianluca Giordano.

Chi è Gianluca Giordano
Gianluca Giordano, fotografo di architettura. Docente a contratto di tecniche pittoriche antiche, arti visive, tecnologia, disegno e laboratorio di restauro in corsi di specializzazione post-diploma e post-laurea, Gianluca Giordano è fotografo ufficiale del dossier di candidatura patrimonio UNESCO “Ivrea Città industriale del XX secolo”.

 

Album del Patrimonio Industriale

Ivrea, la città industriale di Adriano Olivetti in alcune delle fotografie di Gianluca Giordano

Ivrea, la città industriale di Adriano Olivetti – Video che raccoglie le fotografie di Gianluca Giordano




L’Archivio Storico Olivetti di Ivrea

L’Archivio Storico Olivetti di Ivrea (TO) conserva la documentazione di una delle aziende che ha segnato la storia economica del nostro paese, non solo da punto di vista tecnologico, ma anche per la cultura del lavoro che in essa si perseguiva.

La Olivetti – cenni storici

Costituita ad Ivrea nel 1908 come “prima fabbrica nazionale di macchine per scrivere”, fin dagli inizi l’Olivetti si distingue per l’attenzione alla tecnologia e all’innovazione, la cura del design, la presenza internazionale, la sensibilità verso gli aspetti sociali del lavoro e l’azione diretta a vantaggio dello sviluppo del territorio, sotto il profilo culturale ed urbanistico. Questi caratteri sono impressi dal fondatore Camillo Olivetti e in particolare dal figlio Adriano, che a metà degli anni Trenta, trasforma l’azienda familiare in un moderno gruppo industriale internazionale capace di conquistare in diversi campi e in diversi momenti storici, posizioni di assoluta eccellenza a livello mondiale.

In un ambiente favorevole alla libera espressione dello spirito di iniziativa e delle capacità personali, aperto alla cultura umanistica come a quella tecnico-ingegneristica, emergono numerosi personaggi di grande valore: operai che diventano direttori generali, intellettuali e umanisti che ricoprono cariche importanti, tecnici, economisti e strateghi di primo piano, grafici e designer che legano indissolubilmente il nome Olivetti all’eleganza delle forme e alla funzionalità dei prodotti.

Conquistate posizioni di leadership mondiale nei prodotti meccanici per ufficio, già negli anni ’50 l’Olivetti investe nella tecnologia elettronica con importanti risultati.

La scomparsa di Adriano Olivetti (1960) e il peso degli investimenti rallentano la transizione verso l’elettronica; ma nel 1965 esce il primo calcolatore elettronico da tavolo la Programma 101, nel 1978 la prima macchina per scrivere elettronica a livello mondiale e nel 1982 il primo PC professionale europeo.

Negli anni ’80, Olivetti accelera lo sviluppo nell’informatica e nei sistemi. I nuovi sviluppi delle telecomunicazioni, negli anni ’90 spingono l’Olivetti a spostare il baricentro verso questo settore, dapprima creando Omnitel (1990) e Infostrada (1995) e poi acquisendo il controllo di Telecom Italia (1999), con la quale si fonde nel 2003.

La Olivetti – Archivio Nazionale Cinema d’Impresa

L’Associazione Archivio Storico Olivetti – attività e scopi

Costituita a Ivrea nel 1998 su iniziativa della Società Olivetti, in accordo con la Fondazione Adriano Olivetti e con la partecipazione di importanti soci pubblici e privati, l’Associazione si occupa del recupero, della conservazione, gestione, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico documentale della Olivetti.

I fondi documentali sono costituiti da documenti, lettere, libri, giornali, riviste, manifesti, disegni, foto, filmati, audiovisivi, prodotti, modellini e plastici, che divengono oggetto di un sistematico lavoro di schedatura elettronica e per quanto possibile di digitalizzazione.

L’attività dell’Associazione non si esaurisce con l’impegno strettamente archivistico di recupero, catalogazione e conservazione dei documenti, ma si manifesta anche attraverso l’attività di assistenza e consulenza nei confronti di studiosi e ricercatori, di collaborazione con iniziative culturali di enti privati e pubblici, di realizzazione di mostre, filmati, conferenze, studi, ricerche e pubblicazioni finalizzate a promuovere e approfondire la conoscenza della storia e dei valori olivettiani.

Con questa medesima finalità l’Associazione gestisce e continuamente arricchisce il suo portale www.storiaolivetti.it che attraverso testi e foto gallery illustra diversi aspetti della storia olivettiana.

L’Associazione conserva anche una Biblioteca Specialistica che fa parte del coordinamento delle biblioteche speciali e specialistiche di Torino, e che conta al momento oltre 21.000 titoli ivrea.erasmo.it; l’Emeroteca raccoglie 186 periodici italiani ed esteri (tra cui gli house organ delle consociate della Società).

L’Associazione svolge attività educative, organizza tour didattici per le scuole e attività formative per le aziende del territorio, anche oltre l’ambito regionale; promuove e conduce visite (gratuite) per le scuole, di ogni ordine e grado, alla mostra permanente, Cento anni di Olivetti, il progetto industriale.

Dichiarato nel 1998 di “notevole interesse storico” da parte della Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta, l’Archivio Storico Olivetti è nella Rete di Archivi d’Impresa, progetto della Direzione Generale per gli Archivi e collabora allo sviluppo di temi e percorsi del Portale del Sistema Archivistico Nazionale (SAN) e del Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche (SIUSA). È tra i soci fondatori dell’Associazione Nazionale degli Archivi e dei Musei d’Impresa, Museimpresa; nel 2005 diventa socio dell’AAA/Italia, l’Associazione nazionale degli Archivi di Architettura contemporanea.

L’Archivio collabora inoltre con molti enti del Territorio, tra cui il Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università degli Studi di Torino sede di Ivrea, e l’Accademia dell’Hardware e del Software libero “Adriano Olivetti”. È partner tecnico-scientifico del Tavolo di coordinamento della Candidatura Unesco di Ivrea città industriale del XX secolo.

Sito archeologico industriale: Archivio Storico Olivetti
Settore industriale: Industria tecnologica
Luogo: Ivrea, Torino, Piemonte, Italia
Proprietà e Gestione: Olivetti / Telecom Italia SpA – www.arcoliv.org
Testo a cura di: Associazione Archivio Storico Olivetti