Produzioni Ininterrotte 2023: il Festival di Letteratura del Lavoro a Crespi d’Adda

Parte il 5 di ottobre per concludersi il 24 novembre Produzioni Ininterrotte, un mese e mezzo di eventi multidisciplinari per celebrare il lavoro e la storia industriale italiana nella splendida cornice del villaggio operaio di Crespi d’Adda, patrimonio Unesco.

Festival produzioni Ininterrotte 2023

La quinta edizione di Produzioni Ininterrotte

Dal 7 ottobre al 24 novembre, Crespi d’Adda, il suggestivo villaggio operaio Unesco tra Bergamo e Milano, si prepara ad accogliere la quinta edizione di Produzioni Ininterrotte. Questo eccezionale Festival di Letteratura del Lavoro offre un mese e mezzo di eventi concepiti per raccontare e celebrare il mondo del lavoro in tutte le sue sfumature. Un’ampia gamma di linguaggi multidisciplinari restituirà il valore e i principi fondamentali del lavoro come forza motrice di cambiamento per comunità, menti e società.

Un mese e mezzo di eventi multidisciplinari

Questo festival presenta oltre trenta appuntamenti, tra cui incontri con autori, storici, artisti e musicisti, performance teatrali, Ted Circle, una mostra e visite guidate. Questi eventi offriranno al pubblico l’opportunità di esplorare e conoscere le eccellenze e le produzioni italiane, i luoghi fisici del lavoro, la creatività, l’imprenditorialità e le storie che li circondano. Il tutto in un continuum che abbraccia passato, presente e futuro, rappresentato dalle “produzioni ininterrotte”. È importante sottolineare che tutti gli eventi, ad eccezione delle visite guidate, sono ad ingresso libero.

Ospiti di Prestigio

La quinta edizione di Produzioni Ininterrotte vanta ospiti di spicco, tra cui Michelangelo Pistoletto, Giorgio Bigatti con Renè Capovin e Fabrizio Trisoglio, Massimo Bernardi, Massimo Preite, Massimo Negri, Andrea Sangiovanni, Aldo Villagrossi, Alberto Ambrosio, Roland Erulo, Alberto Prunetti, Elisa Oggioni, Gastone Garziera, Silvio La Corte, Fausto Bertinotti, Enzo Galbiati, Jacopo Ghilardotti con Piero Maranghi e Ciro Frank Schiappa, Antonio Gerardo D’Errico con Carlo Farricciotti, Franca Cavagnoli, Elena Cologni e Gabi Scardi.

Un Viaggio nell’Evoluzione Tecnologica

Nel programma di Produzioni Ininterrotte 2023, dal 7 al 22 ottobre, spicca la mostra “Computer Stories: Scene da un Passato Prossimo”, che racconta l’evoluzione delle tecnologie informatiche, dall’era di Alan Turing fino al contemporaneo mondo degli smartphone. La mostra presenterà quaranta esemplari iconici, offrendo un affascinante viaggio nella storia della rivoluzione informatica degli ultimi 70 anni.

Le Tracce dell’Archeologia Industriale

Inoltre, le visite guidate rappresenteranno un’opportunità unica per esplorare luoghi eccezionali di archeologia industriale nel territorio bergamasco e lombardo. Questi luoghi, abbandonati o ancora in funzione, testimoniano l’operosità e la produzione, nonché la fatica, il sudore e la determinazione degli individui coinvolti. Alcuni dei luoghi di interesse includono il villaggio Crespi d’Adda, sito Unesco; la centrale idroelettrica e il cotonificio di Crespi d’Adda; la centrale idroelettrica Italgen di Vaprio d’Adda, la filanda Rasica di Osio Sopra, il Museo della Valle dell’Adda (Muva) e i rifugi antiaerei di Dalmine.

Un Laboratorio per una Nuova Identità del Lavoro

Il Festival Produzioni Ininterrotte è nato a Crespi d’Adda grazie all’Associazione Crespi d’Adda e, quest’anno, in occasione di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023, si estende a tutto il territorio bergamasco e lombardo. Crespi d’Adda, un simbolo del lavoro italiano, europeo e mondiale, è oggi un laboratorio sperimentale per la costruzione di una nuova identità del lavoro. Come spiega Giorgio Ravasio, ideatore del festival e presidente dell’Associazione Crespi d’Adda, “Vogliamo essere un modello per tutto il Paese. L’Italia ha, nel suo patrimonio e nella seria professionalizzazione del lavoro culturale, la materia prima per la ripartenza dell’economia e per ricostruirsi un futuro ma deve, prima di tutto, ripartire dalla scuola e dalla formazione delle nuove generazioni che vanno educate ed abituate a riconoscere il valore e l’importanza della nostra storia, evitando la banalizzante superficialità che è oggi dilagante“. Produzioni Ininterrotte 2023 rappresenta un importante passo verso la valorizzazione della cultura del lavoro e del patrimonio storico italiano.




Crespi d’Adda, Festival della Letteratura del Lavoro 2017

A Crespi d’Adda nasce il primo festival al mondo di letteratura del lavoro, dal 16 settembre al 2 ottobre 2017

Un progetto sviluppato dai ragazzi del liceo linguistico “Giovanni Falcone” in collaborazione con l’Associazione Crespi d’Adda

Festival della Letteratura del Lavoro: il progetto

Alternanza scuola-lavoro. Questo è il fine della collaborazione tra il liceo linguistico “Giovanni Falcone” e l’Associazione Crespi d’Adda. Un progetto che si propone l’articolato obiettivo di valorizzare e promuovere il villaggio operaio di Crespi d’Adda, esempio eccezionale di città industriale, perfettamente conservata, dal 1995 inserita nel Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

La letteratura sarà il tema oggetto di studio e analisi. La letteratura, bene immateriale per eccellenza, qui verrà utilizzata per ridare senso alla memoria di un luogo simbolico e, contestualmente, per valorizzarlo.

Da marzo a settembre 2017 le classi di III C e IV C del liceo hanno lavorato alla definizione e organizzazione di un festival letterario per la selezione e rappresentazione di brani tratti dai più vari testi della letteratura industriale. Il progetto culminerà nel Primo Festival di Letteratura del lavoro che avrà luogo Crespi d’Adda dal 16 settembre al 2 ottobre. Data la complessità del progetto, si sono creati tre gruppi (seguiti da esperti professionisti) per la selezione dei testi sul tema dato, l’organizzazione del Festival e la comunicazione dell’evento sia sui social media che sulla carta stampata.

Nelle due settimane del Festival della Letteratura del Lavoro in cui il progetto si concretizzerà (16 settembre – 2 ottobre), turisti e scuole saranno accompagnati nella scoperta del villaggio operaio e dei luoghi più significativi del sito UNESCO.

I visitatori conosceranno Crespi d’Adda anche attraverso la lettura delle opere letterarie di Charles Dickens, Ferdinand Celine, Karl Marx, Victor Hugo, Emile Zola, Leone XIII e di molti altri autori. Saranno inoltre organizzate proiezioni di video inediti, workshop e conferenze con autori, critici ed esperti.

Per scoprire tutti gli appuntamenti del Festival della Letteratura del Lavoro di Crespi d’Adda cliccate qua




ZTC: Crespi d’Adda parte delle Zone a Traffico Culturale Estate 2017

ZTC: Villaggio operaio di Crespi d’Adda e Centrale Taccani in provincia di Bergamo. Ecco i due luoghi, parte del nostro patrimonio industriale, che sono stati scelti per dare vita al progetto Zone a Traffico Culturale che si terrà tra i mesi di giugno e luglio 2017 (sono aperte le iscrizioni, vedi sotto)


Finanziato dalle Fondazioni Cariplo e Peretti, il progetto Zone a Traffico Culturale presentato da Parco Adda Nord e Coclea cooperativa sociale onlus, ha l’ambizione di interpretare artisticamente i luoghi del patrimonio industriale nella valle dell’Adda, facendone cantieri di condivisione culturale.

Oltre a Parco Adda Nord e Coclea Onlus, che ne sono promotori e partner, il progetto coinvolge i comuni di Trezzo sull’Adda, Capriate San Gervasio, Vaprio d’Adda e Cassano d’Adda, luoghi dove si svolgeranno le ZTC.

ZTC – Zone a Traffico Culturale: la poetica

Le culture dell’Adda intrattengono un millenario colloquio col fiume. Una decisiva ragnatela d’acqua sostiene ’economia di questa valle: potente è colui che possiede non latifondi ma concessioni idriche. Sulla riva, l’Adda convoca antiche cartiere, mulini, falegnamerie, tessiture che da fine Ottocento le centrali idroelettriche accelerano in attività industriali: gli impianti Edison di Cornate d’Adda, quello Enel di Trezzo sull’Adda, il villaggio operaio di Crespi d’Adda, la cartiera ex-Binda e la Velluti Visconti di Modrone a Vaprio d’Adda, il Linificio Canapificio Nazionale di Fara d’Adda e Cassano d’Adda. Le località rivierasche, dove l’economia si sgranchisce da agricola a industriale, portano nel nome il proprio segreto d’acqua: mettono al lavoro la dea Adda; mutano in dispositivo idraulico il fiume, che i Celti veneravano in figura di capricciosa divinità. Questa conversione dal sacro all’operoso scandisce un dramma storico in tre atti.

ZTC – Zone a Traffico Culturale: il progetto

Il progetto Zone a Traffico Culturale si articola in 4 appuntamenti nel corso del 2017 e 2018 (ovvero una ZTC estiva e una invernale per ciascun anno di progetto).

Il progetto Zone a Traffico Culturale si divide in una sessione estiva ed una invernale. Entrambe le sessioni – Zone a Traffico Culturale estate 2017 e Zone a Traffico Culturale inverno 2018, si articolano in 4 appuntamenti.

Ogni appuntamento ZTC sarà composto da 3 Masterclass ognuna condotta da un artista professionista. Obiettivo finale condiviso tra le masterclass: mettere in scena una performance aperta al pubblico.

ZTC n. 1- Zone a Traffico Culturale estate 2017: le masterclass

ZTC Masterclass Musica: Cog In The Machine di Morgan 10-17 giugno 2017

Partiamo dal fatto che il mondo digitale proceda da un occultamento: quello dei cavi, prima di tutto. Perché non vuole mostrare l’oscenità dei meccanismi.
Proprio come il mondo classico non rappresentava il realismo dei propri altari sacrificali. Che abbia reso definitivamente immateriale quello che la civiltà dell’elettricità aveva solo cominciato a rendere trasparente? Quali sono le nuove macchine dell’artigianato musicale? Come cablare le nuove macchine in equilibrio tra l’analogico e il digitale? E quale musica queste nuove macchine dovrebbero propagare? Una musica sociale, contro la dispersione – “per evadere dall’evasione” (Fausto Amodei) – , che scopra i garbugli dei cavi fatti di quotidianità, aspirazioni e lotte. Nei luoghi dell’elettricità e del paternalismo, Morgan accompagna a riappropriarsi della macchina attraverso la canzone che abbia memoria e futuro.

ZTC Masterclass Musica: Morgan

Marco Castoldi, in arte Morgan, è nato a Milano il 23 dicembre 1972. È musicista, scrittore, maître à penser, uomo di cultura. Scopre presto la musica, inizia a suonare molto giovane la chitarra, poi passa al pianoforte ed in seguito s’innamora perdutamente del sintetizzatore.
Fonda nel 1991 i Bluvertigo, band per la quale compone musiche e testi, pubblicando dal 1995 album tra i quali Acidi e Basi, Metallo Non Metallo, Zero.
Da solista pubblica dal 2003 Canzoni dell’appartamento (Premio Tenco) Da A a A, E’ Successo a Morgan, Morganicomio. Pubblica il remake di Non al denaro, non all’amore né al cielo inciso nel 1971 da Fabrizio De André ed ispirato all’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, due volumi di Italian Songbook in cui reinterpreta brani di Piero Ciampi, Sergio Endrigo, Domenico Modugno, Umberto Bindi, Domenico Modugno, Piero Ciampi, Pino Donaggio, I Gufi, Roberto De Simone, Charles Aznavour, Rodolfo De Angelis, Sergio Endrigo, Luigi Tenco, Giorgio Gaber e molti altri. E’ regista teatrale nell’opera lirica Il Matrimonio Segreto di Domenico Cimarosa al Teatro Coccia di Novarae nel 2014 compone le musiche e i brani per l’adattamento teatrale per la regia di Gabriele Russo al testo Arancia Meccanica di Anthony Burgess. In televisione è partecipa come giudice a otto edizioni di XFACTOR e ora è giudice ad AMICI.
Nel 1998 pubblica con Bompiani Dissoluzione e nel 2014 con Einaudi il suo libro autobiografico Il libro di Morgan.

ZTC Masterclass teatro: Corpi al Lavoro di Massimo Negri e Luca Stano 10-17 giugno 2017

Quando un lavoratore firmava il contratto con il Signor Crespi, gli veniva anche assegnato un posto al cimitero del villaggio, per sé e la sua famiglia. Era la prima affermazione di una estrema cura del corpo, o meglio di una cura del corpo in quanto tale. Poi, nella fabbrica, la filatura del cotone, richiedeva una grande quantità di congegni, mossi da forze potenti e spinti agli estremi limiti di velocità, in ambienti insalubri. Il corpo doveva essere presidiato e mantenuto in salute, per essere produttivo. Infine, un altro corpo, quello architettonico, più grande, perfetto e funzionale, racchiudeva i corpi dei lavoratori. I corpi ricordano, parlano, sono il luogo dove il potere si inscrive. I corpi – ridotti a parte insignificante di una massa sterminata di comparse, ritrovano la consistenza della singolarità attraverso una drammaturgia che restituisce voce, suoni, nomi ai loro vissuti irripetibili. Guidati da Massimo Negri e Luca Stano in un percorso tra gli spazi e i dati documentali disponibili, i partecipanti alla masterclass esplicitano nei loro corpi, i vissuti singolari inscritti nei corpi anonimizzati di coloro che a Crespi vissero e lavorarono.

ZTC Masterclass teatro: Massimo Negri

Direttore Scientifico del Master in Museologia Europa all’Università IULM di Milano e docente di museologia all’Università di Padova. Ha collaborato alla progettazione di corsi di alta formazione nel settore dei beni culturali della Scuola Normale Superiore di Pisa.
Collabora con università, fondazioni e musei di diversi paesi in materia di exhibition planning e di aggiornamento professionale. Membro del Comitato Scientifico del Museo del Duomo di Milano, del Comitato Scientifico del MUSIL di Brescia, del Comitato Scientifico del Museo Fratelli Cervi. È direttore della fondazione olandese European Museum Academy.

ZTC Masterclass teatro: Luca Stano

Attore, regista, drammaturgo e acting coach. Ha iniziato la carriera come autore e attore in Norvegia presso NorgeTV, si diploma come attore presso la Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe”, studia poi a Los Angeles e Londra, lavora in teatro con M. Schmidt, Carrozzeria Orfeo e S. Mabellini.
Diverse le sue regie teatrali e la sua produzione per cortometraggi cinematografici.
Sono molti gli spot tv nazionali di cui è protagonista per la regia, tra gli altri, di L. Lucini e G. Capotondi. Per il cinema ha lavorato di recente come acting coach per l’opera prima “Babylon Sisters” di G. Roccati.

ZTC Masterclass fotografia: Spazi Ritratti di Luca Campigotto

29 e 31maggio luoghi del patrimonio industriale e 6 e 7 giugno a Crespi d’Adda

Se l’aristocrazia si rappresenta nell’incisione e nel ritratto pittorico, l’industria trova la propria immagine di modernità proprio nello sviluppo fotografico. Della centrale idroelettrica «Alessandro Taccani», sull’Adda di Trezzo, si conservano numerose lastre di vetro che restituiscono il cantiere; ugualmente di Crespi d’Adda, villaggio operaio lungo il fiume, oltre un centinaio sono gli sviluppi da lastra di vetro. Questi scatti si collocano esternamente alla scena fotografata, essendo immagini di rappresentanza promosse dalla proprietà: testimoniano efficienza, disciplina, padronanza; rincuorano circa la bontà del progresso tecnico, che offre a tutti un’occasione di miglioramento sociale. Le centrali idroelettriche, le industrie in attività o dismesse rappresentano ancora questo messaggio? Quale genius loci abita i luoghi industriali che attendono la riconversione? Il silenzio e la vastità monumentale di fabbriche, un tempo risonanti di operai e suoni industriali, non inducono nostalgia ma ispirano nuove interpretazioni. La fotografia può forse essere la prima arte capace di trasformare la percezione di questi spazi. Quale punto di vista può interessare il fotografo odierno nel racconto del patrimonio industriale dell’Adda? Come indagare e rappresentare
la mise en intrigue di corpi, luoghi spazi, tempi?

ZTC Masterclass fotografia: Luca Campigotto

Luca Campigotto (Venezia, 23 febbraio 1962) è un fotografo italiano. Si è laureato a Venezia in storia moderna con una tesi sull’epoca delle grandi scoperte geografiche. Dall’inizio degli anni novanta ha legato la propria ricerca al tema del viaggio, realizzando progetti a colori e in bianconero sulle città di notte e i paesaggi selvaggi. I suoi lavori principali sono dedicati a Venezia, Il Cairo, i paesaggi di montagna della Grande Guerra, New York e Chicago. Come ha scritto W. Guadagnini: «[…] le sue fotografie slittano ben presto in un’altra dimensione, che è quella dell’immaginario. Un immaginario che davanti allo spettacolo naturale cerca non un Altro da sé, né la conferma delle proprie certezze, ma i modi per rendere visibile la dismisura dell’emozione».

 

Sono aperte le iscrizioni per partecipare alla prima ZTC – Zone a Traffico Culturale estate 2017

Tutti i dettagli ed il modulo di partecipazione sono disponibile sul sito www.zoneatrafficoculturale.it




CRESPI D’ADDA. Storia di una impresa – Nuovo libro dell’Associazione Crespi d’Adda

“CRESPI D’ADDA. Storia di una impresa” è il titolo del nuovo libro pubblicato dall’Associazione Crespi d’Adda, dal 1991 impegnata nelle attività di ricerca, valorizzazione e promozione culturale e turistica del sito Patrimonio dell’Umanità di Crespi d’Adda.

“CRESPI D’ADDA. Storia di una impresa” è una pubblicazione di cinquanta pagine dedicata alla narrazione delle vicende storiche di quello che fu, in origine, il Cotonificio Benigno Crespi, fondato nel 1878 dall’imprenditore bustocco Cristoforo Benigno Crespi e del villaggio operaio che quest’ultimo gli costruì intorno. Uno straordinario esperimento urbano e industriale che venne riconosciuto, nel 1995, meritevole dell’inserimento nel Patrimonio dell’Umanità creato dall’Unesco. Il testo è impreziosito di settanta immagini, sia recenti che storiche. Queste ultime, provenienti da archivi privati e pubblici e scattate tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento, rappresentano una testimonianza eccezionale della vita operaia del tempo.

L’autore è Giorgio Ravasio, da molti anni in prima linea nella promozione culturale di Crespi d’Adda e dei territori limitrofi, che ha già pubblicato libri “Il castello sul fiume, la storia e le storie della fortificazione di Trezzo” e “Crespi d’Adda, città del lavoro proficuo, della metafora architettonica e dell’utopia sociale”.

Lo stesso autore dichiara:” Si tratta di un volume pensato per diffondere il più possibile la conoscenza di questo luogo e del suo valore. Crespi d’Adda ha ancora molto da insegnarci oggi perché rappresenta un modo di fare impresa che coniugava armoniosamente vita e lavoro, funzionalità e bellezza, natura e architettura. Oltretutto, oggi più che mai, è di fondamentale importanza riscoprire il valore della nostra gloriosa storia per preservarne il futuro. Il gesuita Matteo Ricci sosteneva che la memoria è un palazzo che si costruisce un tassello alla volta ma l’edificio poi è solido e indistruttibile. Ricordare, insomma, non solo per non dimenticare ma per costruire la terra su cui poggiare i nostri piedi.

Lucia Colombo, vicepresidente della Associazione Crespi d’Adda dichiara: “la pubblicazione vede la luce all’inizio della nostra stagione turistica che si apre proprio con il giorno di Pasqua. Si tratta di un prodotto editoriale completo ma snello che abbiamo pensato per tutti quei turisti alla ricerca di uno strumento agile e completo per l’interpretazione del luogo.
Il prezzo di due euro è stato pensato per favorirne l’acquisto anche da parte degli studenti delle scuole primarie e secondarie che potranno utilizzarlo per le ricerche e gli approfondimenti. Il valore sarebbe indiscutibilmente maggiore ma l’idea che ci ha guidato è stata quella di privilegiare la diffusione della conoscenza. Potete trovare tutte le informazioni sul nostro sito www.crespidadda.it”.

Il libro contiene anche due ulteriori contributi. Una prefazione di Andrea Biffi, biologo e naturalista, ideatore e coestensore della nomination di Crespi d’Adda per l’Unesco nel 1994, ed una postfazione di Simona Politini, fondatrice della piattaforma ArcheologiaIndustriale.net.

 

Dove acquistare il libro “CRESPI D’ADDA. Storia di una impresa”

Il libro è disponibile soltanto nei punti vendita di Crespi d’Adda al prezzo di 2 euro a partire da lunedì 4 aprile 2016
La versione digitale, invece, è acquistabile sin da subito al prezzo di 1 euro cliccando qua