“Lingotto VIVE & RIVIVE. Quand’era una fabbrica”, apre la mostra di FCA Heritage

Apre i battenti la mostra “Lingotto VIVE & RIVIVE. Quand’era una fabbrica”, un viaggio affascinante alla scoperta di un luogo simbolo di Torino e della rigenerazione urbana noto a livello internazionale.

Image courtesy of FCA Heritage

Lingotto VIVE & RIVIVE. Quand’era una fabbrica

La mostra Lingotto VIVE & RIVIVE. Quand’era una fabbrica, ripercorre la storia del Lingotto, famoso sito produttivo della Fiat nonché uno degli edifici più significativi del patrimonio industriale italiano, nel periodo compreso tra i primi anni Venti e la fine degli anni Ottanta del Novecento attraverso disegni, fotografie, filmati e veicoli.

I materiali documentali forniti dal Centro Storico Fiat raccontano in modo suggestivo la storia produttiva ed architettonica del Lingotto nelle sue fasi di progettazione, funzionamento, riconversione e ristrutturazione. Inaugurato nel 1923, lo stabilimento Fiat è ancora oggi ammirato per la modernità e l’eleganza del suo sviluppo verticale, e per la soluzione della pista di collaudo sul tetto, che all’epoca destò anche l’apprezzamento dell’architetto Le Corbusier. Ancor prima di essere terminato, quello che era stato concepito come luogo di lavoro divenne simbolo dell’industria italiana entrando così nella memoria collettiva. Qui sono nate automobili che hanno attraversato i decenni e contribuito alla motorizzazione del Paese, sino a quando il progresso produttivo non ha imposto il trasferimento presso impianti che rispondevano a logiche più moderne. Ma il Lingotto ha saputo rinnovarsi per venire incontro alle esigenze di un contesto urbano che andava cambiando e, da simbolo dell’archeologia industriale, la fabbrica ha vissuto un lungo processo di ristrutturazione interna, mantenendo inalterato il suo caratteristico aspetto esterno.

Alla realizzazione della mostra ha partecipato attivamente FCA Heritage – il dipartimento di FCA dedicato alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico dei marchi italiani del Gruppo – attraverso la concessione di video e fotografie appartenenti alla preziosa collezione del Centro Storico Fiat, il famoso museo di Torino che custodisce una ricca collezione di automobili, cimeli, modellini, manifesti pubblicitari, oltre a un enorme patrimonio documentale che racconta la storia della più grande e longeva Casa automobilistica italiana. Il coordinamento scientifico e l’organizzazione della retrospettiva sono stati curati dal Politecnico di Torino – Dipartimento di Architettura e Design – e dall’Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro dell’Impresa e dei Diritti Sociali (ISMEL).

La mostra sarà visibile fino al 31 dicembre 2020 presso il Padiglione 5 del Centro Commerciale Lingotto in Via Nizza, 230 a Torino.

Torino Automotive Heritage Network

Inserita nell’ambito della kermesse “Torino Design of the City 2020”, la mostra “Lingotto VIVE & RIVIVE. Quand’era una fabbrica” vuole anche far conoscere il progetto Torino Automotive Heritage Network, rete di soggetti culturali e imprenditoriali che lavora per “riscoprire” il patrimonio culturale di Torino Città dell’Auto attraverso iniziative di valorizzazione, informazione, e interpretazione della storia industriale della Città e del territorio.




Malnisio Science Festival, quando la creatività è il motore di nuove scoperte

Il Malnisio Science Festival – il festival friulano dedicato alla scienza – vi aspetta dal 4 al 6 ottobre con oltre 30 appuntamenti e mostre, esperimenti, video, fumetti.

Centrale idroelettrica Antonio Pitter di Malnisio

www.malnisioscincefestival.com

Parte la terza edizione del Malnisio Science Festival, sempre nella splendida cornice della centrale idroelettrica Antonio Pitter a Montereale Valcellina (PN), per dare vita a un festival in cui la scienza è raccontata a voce, con gli interventi di 30 illustri relatori, con i sensi grazie agli esperimenti dei punti esperienziali, con gli occhi per i video e mostre e anche con … i fumetti.

Il filo conduttore 2019 sarà la “creatività nella scienza”, mentre resta intatta la formula fatta di oltre 30 conferenze gratuite, che si tengono nei giorni 5 e 6 ottobre in parallelo e si alternano ogni 45 minuti. Una scienza per tutti, raccontata per far conoscere le più interessanti novità medicina, glaciologia, psicologia fisiologica, astrofisica, ingegneria chimica, nutraceutica, fumetti scientifici, farmacologia, robotica, comunicazione della scienza. Insomma, ce n’è per tutti i gusti.

E così, in questo weekend “creativo” sarà una continua scoperta passando dall’orologio che misura l’origine della vita agli effetti sul cervello delle pratiche meditative e contemplative, dal modo in cui si formano le connessioni nervose al viaggio alla scoperta dei neutrini, dai robot bio-ispirati, pensati poter lavorare a contatto con il corpo umano, all’uso del fumetto, potente strumento per divulgare la scienza.

Il format è fresco e piacevole, con tempi veloci e presentazioni vivaci. Ogni utente dovrà decidere chi e cosa seguire, perché in ogni istante ci saranno almeno due interventi che si svolgono contemporaneamente. È una soddisfazione vedere crescere ogni anno il festival, sia nei numeri del pubblico che nel numero dei partner scientifici e nei sostenitori. Quest’anno, per la prima volta ne abbiamo uno di fuori regione, la Diatech Pharmacogenetics, che dalle Marche ha sposato il progetto al punto da voler essere main sponsor: è una conferma che il Festival, alla sua 3° edizione, sta diventando qualcosa di davvero importante.” – sottolineano Eleonora Gobbato, assessore nel Comune di Montereale Valcellina e Andrea Paroni, organizzatori del Malnisio Science Festival.

Il programma completo su: https://www.malnisiosciencefestival.com/




Turismo industriale: promuovi il patrimonio alla Bit 2019 Milano

Bit 2019 – Turismo industriale: la 39esima edizione della Borsa Internazionale del Turismo di Milano

Bit 2019: dal 10 al 12 febbraio 2019 si terrà a Milano la trentanovesima edizione della Borsa Internazionale sul Turismo.

Turismo Industriale Bit 2019

La Bit raccoglie attorno a sé gli operatori turistici di tutto il mondo, un numeroso pubblico di visitatori, appassionati di viaggi, blogger, televisioni e stampa. Una fiera basata sull’esperienza di viaggio e su percorsi personalizzati in cui i visitatori, nelle precedenti edizioni, hanno apprezzato spettacoli, proiezioni, showcooking e degustazioni, premi e offerte speciali. Anche quest’anno è stata scelta come location Fieramilanocity mantenendo un’ottima logistica per gli espositori, ma anche per i visitatori che arriveranno. Un plus particolarmente significativo rispetto ad altre fiere del turismo.

La Bit nasce nel 1980 e ha l’obiettivo di promuovere il turismo attraverso le stesse caratteristiche che contraddistinguono le fiere di settore (stand promozionali, incontri b2b, ecc.), offrendo una piattaforma già ben strutturata è affermata che prevede tre giornate di appuntamenti prefissati all’interno di un’area dedicata con un ricco programma di convegni, seminari e workshop.

Bit 2019 – Turismo industriale: Fai parte dello stand Save Industrial Heritage

Bit 2019, partecipa anche tu. Dopo il successo di adesioni, lo scorso anno, alla B-INDUSTRIAL di Barcellona (12 realtà, tra pubbliche e private, provenienti da diverse parti d’Italia), Save Industrial Heritage (SIH), associazione internazionale di professionisti e organizzazioni, intende partecipare anche alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano, promuovendo le esperienze sviluppate nei diversi territori e fornendo al patrimonio industriale sempre più visibilità nel campo della promozione turistica.

Da anni Save Industrial Heritage si occupa di sviluppare progetti ed eventi volti a diffondere la consapevolezza e l’importanza della cultura industriale nella società. Collabora con associazioni, musei e altre istituzioni pubbliche e private per realizzare iniziative di valorizzazione del patrimonio industriale da un punto di vista storico, artistico e turistico.

Pertanto, in occasione della Bit 2019, l’obiettivo di Save Industrial Heritage è quello di realizzare uno stand interamente dedicato al patrimonio industriale dove sarà possibile scoprire la storia, il progresso tecnologico, le trasformazioni sociali e i paesaggi di tutte quelle destinazioni caratterizzate dalla presenza del patrimonio industriale.

Compartecipando allo stand organizzato da Save Industrial Heritage, verrà data la possibilità di essere presenti a un evento d’eccezione, di entrare in contatto con il mercato del turismo e mostrare a tutti i prodotti e servizi che ciascuna realtà offre. Verrà offerta la possibilità di partecipare a conferenze, tavoli tecnici e sviluppare networking con altre organizzazioni. Inoltre, prodotti e servizi saranno presentati non solo ai potenziali clienti finali, ma anche e soprattutto professionisti e buyers del settore turistico.

Nello specifico, l’azione svolta dal team di Save Industrial Heritage sarà quella di promuovere, attraverso un piano di comunicazione mirato, enti, associazioni, fondazioni, aziende e organizzazioni impegnate nella valorizzazione della cultura industriale. All’interno dello stand sarà verrà esposto il materiale informativo e multimediale e verrà raccontato a visitatori e operatori turistici presenti in fiera l’ampia offerta di attrazioni del turismo industriale, invitando a scoprire un nuovo volto del patrimonio culturale.

Bit 2019 – Turismo industriale: Quanto costa partecipare e quali sono i vantaggi

Partecipare alla Bit 2019 all’interno dello stand organizzato da Save Industrial Heritage ha un costo di 500,00 euro che comprende:

Compartecipazione ai costi dello stand:

  • Noleggio area
  • Progettazione, predisposizione e realizzazione dello stand

Promozione del sito

  • Logistica e gestione del materiale promozionale presso lo stand
  • Esposizione di materiale informativo
  • Proiezione di materiale multimediale fornito
  • Promozione diretta da addetto

Servizi di comunicazione e pubblicità

  • Realizzazione di un’unica brochure ideata e progettata per la Bit 2019 in cui verranno promosse tutte le realtà presenti nello stand
  • Attività di ufficio stampa
  • Digital marketing attraverso i canali SIH: video promozionale sul sito ufficiale e advertising su canali social attraverso l’acquisto di campagne promozionali

Servizio di segreteria organizzativa

Per i soci SIH in regola con l’iscrizione 2018 e i partecipanti allo stand SIH al B-Industrial 2018 è previsto uno sconto del 20%.

Per partecipare con SIH a BIT 2019 è necessario inviare una manifestazione di interesse compilando il Modulo-partecipazione-Bit-2019-SIH entro e non oltre il 15 novembre 2018. Sarà cura dell’associazione Save Industrial Heritage mantenere i contatti con tutti i soggetti interessati annunciando di volta in volta quelle che sono le iniziative in programmazione.

Per ulteriori informazioni contattare Save Industrial Heritage
saveindustrialheritage@gmail.com
(+39) 377-4529323 o (+39) 328-6686446




Stati Generali del Patrimonio Industriale, dal 25 al 27 ottobre 2018

L’Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale – AIPAI, nell’ambito dell’anno europeo del Patrimonio Culturale 2018, organizza i primi Stati Generali del Patrimonio Industriale:tre giornate dedicate alla discussione e al confronto sui temi dell’eredità industriale quale parte integrante e fondamentale di una comune e condivisa cultura del patrimonio, nazionale e internazionale.

Le giornate degli Stati Generali del Patrimonio Industriale 2018, che si svolgeranno a Venezia e Padova dal 25 al 27 ottobre 2018, prevedono un confronto aperto e interdisciplinare sui temi della conoscenza, del progetto, del recupero e della valorizzazione del patrimonio ereditato, accogliendo contributi e suggerimenti provenienti da tutti i settori e gli attori operanti nel campo dell’industrial heritage: università, istituzioni, associazioni, fondazioni, imprese, enti locali, singoli studiosi e appassionati.

Stati Generali del Patrimonio industriale 2018: le aree di studio

Le aree di studio che si tratteranno nei lavori congressuali sono:

  • Settori e paesaggi della produzione
  • Storia e cultura del lavoro
  • La città industriale
  • La costruzione per l’industria. Innovazione tecnologica e sperimentazione di materiali, tecniche e procedimenti
  • Strumenti e strutture per la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione
  • Industria e comunicazione
  • Associazionismo: realtà ed esperienze
  • Narrazione del patrimonio
  • Conservazione, restauro e recupero
  • Il patrimonio industriale nella rigenerazione urbana e territoriale
  • Criticità della dismissione
  • Turismo culturale industriale: accessibilità e valorizzazione territoriale

L’evento si terrà a Venezia, Piazzola sul Brenta e Padova, località ospitanti rilevanti esempi del patrimonio industriale veneto.

Stati Generali del Patrimonio Industriale 2018 – Giovedì 25 ottobre a Venezia

Apertura del Convegno alle ore 9 con la visita guidata alle strutture dell’Arsenale. Il programma della giornata prevede interventi internazionali, delle lectio magistralis sul patrimonio industriale veneziano e una tavola rotonda dedicata alla “Tutela e valorizzazione”.

I lavori congressuali si terranno nella Biblioteca “Dante Alighieri” de la Marina Militare, nella sede di Thetis srl e nell’Istituto di Scienze Marine (CNR-ISMAR).

Stati Generali del Patrimonio Industriale 2018 -Venerdì 26 ottobre a Piazzola sul Brenta

Il programma prevede, tra gli altri, una sessione dedicata al patrimonio UNESCO e una tavola rotonda sulla cultura di impresa. Sono inoltre previste delle visite guidate al patrimonio industriale locale.

I lavori congressuali si terranno negli spazi dell’ex-cittadella industriale di Piazzola sul Brenta.

La serata si concluderà con lo spettacolo teatrale “Telai” di Mirko Artuso nella Sala della Filatura, all’interno dell’antico Jutificio.

Stati Generali del Patrimonio Industriale 2018- Sabato 27 ottobre a Padova

Le sessioni si terranno al Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova

Per informazioni

Segreteria Organizzativa
Stati Generali del Patrimonio Industriale 2018
telefono: +39 3401737144 +39 3245315098
mail: patrimonioindustriale2018@gmail.com
Sito web DiSSGeA – Università di Padova

 




Fondazione Dalmine acquisisce le carte dell’architetto Costantino Corsini

La Fondazione Dalmine annuncia l’acquisizione delle carte dell’architetto Costantino Corsini, un nuovo nucleo di documentazione che si aggiunge al ricco archivio storico a disposizione della comunità e degli studiosi interessati alla storia e alla cultura industriale.

 

Fondazione Dalmine archivio carte Costantino Corsini

Lo Studio Corsini e Wiskemann, fondato a Milano nel 1956, si afferma ben presto nel panorama del design, degli allestimenti espositivi e soprattutto dell’architettura industriale come partner – fra le altre – dell’impresa di ingegneria Techint. Tra le principali realizzazioni, uffici, scuole tecniche, edifici ed impianti produttivi che valgono fra l’altro allo Studio il premio INARCH 1966 per lo stabilimento Lever Gibbs di Casalpusterlengo. Si tratta di progetti di vario ambito, dimensione e respiro, sempre concepiti in stretta relazione con l’ingegneria delle strutture, degli impianti, dei processi produttivi, del lavoro, ma anche in consapevole dialogo con l’ambiente e il paesaggio.

A Dalmine, nel 1978, lo Studio Corsini dà forma esterna all’allora nuova acciaieria e all’allora nuovo treno medio, un impianto di laminazione di tubi dalla tecnologia fortemente innovativa, ideata dai tecnici dell’azienda, destinata ad una diffusione globale, e ancora oggi in uso nelle più importanti aziende del settore tubi operanti nel mondo. Dall’incontro fra ingegneria e architettura scaturisce un progetto dai tratti di grande novità, che contribuisce a segnare per sempre, con le inconfondibili facciate colorate, il paesaggio industriale dell’area di Dalmine.

Le carte di Costantino, depositate alla Fondazione Dalmine per volontà della famiglia Corsini, costituiscono un ricco insieme di fascicoli, disegni, fotografie e documenti che completano, integrandoli, altri nuclei archivistici relativi all’attività dello Studio: il fondo opere e progetti della Techint SpA – committente dello Studio Corsini – conservato presso la Fondazione Dalmine, e il ricchissimo fondo disegni dello Studio Corsini-Wiskemann, già donato nel 1996 alla Fondazione Famiglia Legler.

Questa nuova acquisizione darà la possibilità di conoscere l’opera di uno studio di architettura che ha saputo interpretare la cultura tecnica della grande industria, dando forma ad impianti ed installazioni produttive in Italia e nel mondo. Un interprete forse meno noto, ma non meno rappresentativo, di una cultura del progetto sviluppatasi a partire dal Politecnico di Milano fra il dopoguerra e i primi anni ’80.

L’archivio è consultabile. Per informazioni contattare la Fondazione Dalmine www.fondazionedalmine.org

 

La Fondazione Dalmine è attiva dal 1999 nella promozione e diffusione della cultura industriale e nella valorizzazione del ricco archivio storico di TenarisDalmine, che conserva fra l’altro con oltre 120.000 fascicoli, 80.000 foto, migliaia di disegni tecnici oltre 80.000 immagini relative a impianti, processi, prodotti, persone, attività, spazi industriali. Questo patrimonio si è via via arricchito di altri archivi di aziende che, come Tenaris, sono parte del gruppo Techint. Il sito di Dalmine, attivo dal 1906, è un caratteristico esempio di città industriale, sorta e cresciuta per diretta iniziativa dell’azienda a partire dagli anni ’20. L’archivio è specchio fedele delle grandi trasformazioni vissute nel corso del Novecento da un’industria, un territorio, un paesaggio.




Metamorfosi Urbane: seminario Riqualificazione del patrimonio industriale

Metamorfosi Urbane. Milano dall’archeologia industriale agli stili di vita del XXI secolo ospita il seminario “Riqualificazione del patrimonio industriale” e la conversazione “La Rivoluzione Industriale e la sua archeologia nella letteratura”.

Metamorfosi Urbane. Milano dall’archeologia industriale agli stili di vita del XXI secolo

Mercoledì 20 giugno dalle ore 17:00 alle 20:00, presso gli spazi dell’Urban Center di Milano, nell’ambito di Metamorfosi Urbane. Milano dall’archeologia industriale agli stili di vita del XXI secolo, si terrà il seminario sulla “Riqualificazione del patrimonio industriale” e, a seguire, la conversazione “La Rivoluzione Industriale e la sua archeologia nella letteratura

Intervengono al seminario Luciano Lussignoli con un intervento dal titolo “La rinascina del comparto Milano a Brescia e il recupero abitativo del Laminatoio Ex-Tempini” e Giulio De Gregorio, Direttore Habitat del Gruppo Saint-Gobain, con un intervento dal titolo “Il concetto Multi-comfort Saint-Gobain nel recupero edilizio industriale”.

L’arch. Lussignoli presenterà le linee generali del progetto di riabilitazione del Comparto Milano di Brescia, area storica della industria metalmeccanica e siderurgica bresciana che nel prossimo futuro sarà interessato da importanti e radicali trasformazioni. Particolare attenzione sarà dedicata al nuovo museo MUSIL e al riutilizzo del grande laminatoio ad esso prospiciente.

Il dott. De Gregorio illustrerà le fasi e le metodologie adottate per il recupero di un vecchio edificio, parzialmente demolito, che è potuto diventare un gioiello di edilizia attuale e sostenibile. Tutto ciò grazie all’impiego dei materiali Saint-Gobain, capaci di creare comfort nel residenziale, sia per riportare in vita che creando da zero.

Programma

17:00 – 18:00 Seminario sulla “Riqualificazione del patrimonio industriale” modera Simona Politini di Archeologiaindustriale.net, introduce Massimo Negri. Intervengono: Luciano Lussignoli con un intervento dal titolo “La rinascina del comparto Milano a Brescia e il recupero abitativo del Laminatoio Ex-Tempini” e Giulio De Gregorio, Direttore Habitat del Gruppo Saint-Gobain, con un intervento dal titolo “Il concetto Multi-comfort Saint-Gobain nel recupero edilizio industriale”.

18:00 – 20:00 “La Rivoluzione Industriale e la sua archeologia nella letteratura” Intervengono Michele Puglisi Liuc – Università C. Cattaneo e Massimo Negri Università Iulm

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METAMORFOSI URBANE
Milano dall’archeologia industriale agli stili di vita del XXI secolo

Metamorfosi Urbane. Milano dall’archeologia industriale agli stili di vita del XXI secolo è l’evento organizzato dall’associazione Archeologiaindustriale.net con la collaborazione del Gruppo Saint-Gobain e curato da Massimo Negri Direttore European Museum Academy Foundation, L’Aja (NL) nonché uno dei massimi esperti di archeologia industriale in Italia e da Simona Politini, fondatrice e project manager del progetto web Archeologiaindustriale.net e presidente dell’omonima associazione.

Metamorfosi Urbane. Milano dall’archeologia industriale agli stili di vita del XXI secolo mira ad offrire una panoramica dell’affascinante vastità e varietà di modi di uso contemporaneo del patrimonio storico industriale della città di Milano. Focus della ricerca dalla quale prende vita l’evento è l’individuazione di quegli spazi ex industriali oggi riconvertiti in luoghi della moda, del design, dell’accoglienza (ristorazione e hotellerie) e in spazi polifunzionali destinati ad attività culturali o di comunicazione. Cioè luoghi della vita collettiva, frequentati dal pubblico secondo gli stili di vita del nostro tempo, oltre la già investigata casistica delle riconversioni a scopi abitativi o strettamente lavorativi.

Immagini, dunque, di una Milano diversa dai tradizionali itinerari monumentali, ma altrettanto affascinante e significativa espressione della sua moderna tradizione del lavoro e della creatività contemporanea. Visitare questi spazi oggi significa entrare in contatto con la Milano industriale di un tempo, conoscerne la storia ed apprezzarne la sua capacità di rigenerarsi.

L’evento è articolato in diversi momenti tra loro in dialogo: parte del programma della Milano Photo Week, la mostra fotografica “Uno sguardo post-industriale” del fotografo milanese Stefano Barattini a cura di Samanta Buglia. Barattini, appassionato dell’inquadrare col proprio obiettivo luoghi dismessi e architetture industriali ha prestato il suo occhio fotografico per interpretare una selezione degli ex luoghi industriali di Milano riconvertiti, “questi luoghi emanano un fascino unico, fatto di luci e ombre,… ma soprattutto di grandi ricordi. Sono queste memorie, queste tracce del passato che vado a ricercare per catturare con la macchina fotografica i significati delle architetture, che preferisco ritrarre senza la presenza umana, per investigarne le componenti formali e ambientali”; “Album di famiglia” è invece la sezione realizzata con il contributo fotografico di alcune delle più importanti realtà milanesi che hanno sposato il progetto: Fondazione Pirelli, Museo Campari, BASE, Fondazione Teatro alla Scala, Fondazione Milano, Frigoriferi Milanesi, Ristorante Carlo e Camilla in Segheria di Carlo Cracco, Fonderie Napoleoniche, Hotel Enterprise, il centro polifunzionale per moda e design La Forgiatura, Politecnico Milano, Ristorante Ratanà, Spazio36, East End Studios, Officine del Volo, Café Deus ex Machina, Hotel Magna Pars Suites Milano, lo spazio polifunzionale Hug Milano, i luoghi per l’intrattenimento Spirit de Milan e Magazzini Generali.

Una sezione della mostra, denominata “Da una ex fabbrica nasce il comfort contemporaneo” è dedicata all’intervento Habitat Lab Saint-Gobain di Corsico (MI), un edificio laboratorio ricavato all’interno dell’area industriale di Saint-Gobain Abrasivi. Il risultato è oggi un centro polifunzionale autonomo sotto il profilo energetico che ha ottenuto, tra i primi in Italia e in Europa, la certificazione LEED® Platinum secondo il protocollo LEED® 2009 Italia NC con un punteggio di 90 su 110.

Nel periodo di apertura della mostra si terranno inoltre una serie di eventi pomeridiani volti alla promozione del patrimonio industriale nel nostro paese:

• Martedì 12 giugno: 15:00 – 19:30 incontro “Aipai e il patrimonio industriale in Italia: progetti in corso, X Giornata delle miniere e presentazione degli stati Generali del patrimonio industriale”.
Giovedì 14 giugno: 15:00 – 17:00 Evento History Food “Il menù interclassista nella Milano industriale: risotto, cassoeula e ossobuco. Le guerre di religione sulla loro ortodossia.” Con Pierre Ley e Marco Colombo del Salumificio Colombo
• Lunedì 18 giugno: 15:00 – 17:30 incontro “Il futuro del villaggio operaio di Crespi d’Adda sito Unesco” a cura dell’Associazione Crespi d’Adda
• Martedì 19 giugno: 17:30 – 19:30 “Caroselli” e filmati in anteprima dalle Collezioni del “Musil – Museo dell’industria e del lavoro di Brescia” a cura di Fondazione MUSIL di Brescia Coordina René Capovin (MUSIL) interviene Sante Bagnoli Presidente Jaka Books
• Mercoledì 20 giugno:
17:00 – 18:00 Seminario sulla “Riqualificazione del patrimonio industriale”
modera Simona Politini di Archeologiaindustriale.net, introduce Massimo Negri.
Intervengono: Luciano Lussignoli con un intervento dal titolo “La rinascina del comparto Milano a Brescia e il recupero abitativo del Laminatoio Ex-Tempini” e Giulio De Gregorio, Direttore Habitat del Gruppo Saint-Gobain, con un intervento dal titolo “Il concetto Multi-comfort Saint-Gobain nel recupero edilizio industriale”.
18:00 – 20:00 “La Rivoluzione Industriale e la sua archeologia nella letteratura”
Intervengono Michele Puglisi Liuc – Università C. Cattaneo e Massimo Negri Università Iulm

L’evento è prodotto dall’agenzia Arpe Comunicazione di Milano.

L’evento rientrerà nella programmazione della manifestazione Milano PhotoWeek 2018, giunta alla sua seconda edizione, che si terrà dal 4 al 10 giugno 2018.

Metamorfosi Urbane. Milano dall’archeologia industriale agli stili di vita del XXI secolo
è patrocinato da Aipai – Associazione Italiana per il Patrimonio Archelogico Industriale.

Media Partner dell’evento Uomini & Imprese, rivista del gruppo Fiera Milano Media Spa.

Informazioni

Dove Urban Center, Galleria Vittorio Emanuele II, 11/12, 20121 Milano MI
Quando dal 6 al 22 giugno 2018
Giorni d’apertura: lunedì – venerdì
Orari d’apertura: dalle 9:00 alle 18:00
Ingresso libero

Per informazioni scrivere all’organizzazione / ufficio stampa info@archeologiaindustriale.net

 

 




Metamorfosi Urbane: Caroselli e filmati in anteprima dal Musil

Metamorfosi Urbane. Milano dall’archeologia industriale agli stili di vita del XXI secolo ospita Caroselli e filmati in anteprima dalla collezioni del Musil – Museo dell’industria e del lavoro di Brescia

Metamorfosi-Urbane-Evento-MusilMartedì 19 giugno alle ore 17:30 alle 19:30, presso gli spazi dell’Urban Center di Milano, nell’ambito di Metamorfosi Urbane. Milano dall’archeologia industriale agli stili di vita del XXI secolo, si terrà l’evento “Cinelandia. La Milano della Gamma Film“, caroselli e filmati della Gamma Film dei fratelli Gavioli in anteprima dalla collezioni del Musil – Museo dell’industria e del lavoro di Brescia a cura di Fondazione Musil di Brescia, presenta René Capovin del Musil, partecipa Sante Bagnoli, Presidente Jaca Book

Ingresso gratuito

Il progetto Alle fonti del Cinema del Musil

Il progetto Alle fonti del Cinema. Restauro, digitalizzazione e valorizzazione dei materiali del “Fondo Gamma Film di Roberto Gavioli”, finanziato da Regione Lombardia, è volto alla valorizzazione di una parte del patrimonio della Gamma Film, donato dal titolare Roberto Gavioli alla Fondazione Luigi Micheletti , e da questa al Musil, come apporto per la realizzazione del Museo dell’industria e del lavoro di Brescia , di cui Roberto Gavioli fu uno più convinti sostenitori. Nello specifico, si è trattato di intervenire in modo rapido su un patrimonio – i rodovetri utilizzati per la produzione di Caroselli e altri cartoni animati della Gamma Film – che rischia di andare incontro nel giro di pochi anni a un deperimento irreversibile, qualora non si proceda con una manutenzione tempestiva. I materiali selezionati sono stati utilizzati in attività didattiche e in azioni volte alla valorizzazione digitale del patrimonio. All’intervento di salvaguardia dei rodovetri si è affiancato il lavoro di digitalizzazione di una serie di filmati di “Carosello” del Fondo Gamma Film.

Il progetto ha previsto le seguenti attività:

• selezione dei rodovetri da digitalizzare;
• pulitura dei rodovetri selezionati dalle essudazioni di acido acetico;
• digitalizzazione dei rodovetri tramite ripresa fotografica;
• schedatura e archiviazione dei rodovetri digitalizzati;
• digitalizzazione da nastro magnetico di una selezione di filmati di Carosello.

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Metamorfosi Urbane, incontro: Aipai e il patrimonio industriale in Italia

Metamorfosi Urbane. Milano dall’archeologia industriale agli stili di vita del XXI secolo ospita l’incontro
Aipai e il patrimonio industriale in Italia: progetti in corso, X Giornata delle miniere e presentazione degli Stati Generali del patrimonio industriale

 

Metamorfosi Urbane. Milano dall’archeologia industriale agli stili di vita del XXI secolo

Martedì 12 giugno alle ore 15:00 alle 19:30, presso gli spazi dell’Urban Center di Milano, all’interno di Metamorfosi Urbane. Milano dall’archeologia industriale agli stili di vita del XXI secolo, si terrà l’incontro Aipai e il patrimonio industriale in Italia: progetti in corso, X Giornata delle miniere e presentazione degli Stati Generali del patrimonio industriale.

Ad introdurre l’incontro sarà il prof. Giovanni Luigi Fontana, presidente Aipai.

Farà seguito la prima sezione delle tre in programma dal titolo Cantieri Aipai. Un parterre fitto di relatori illustrerà i lavori in corso nell’ambito della ricerca, salvaguardia e promozione del patrimonio industriale. Quattro i focus: editoria, turismo industriale, archivi e Musei d’impresa, il territori si raccontano. Tra i relatori: l’architetto specializzato nello studio e nel recupero di bani archeologico-industriali Manuel Ramello vicepresidente Aipai; il prof. Massimo Preite, docente di Urbanistica presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, membro del board di Erih – European Route of Industrial Heritage; Carolina Lussana, responsabile Fondazione Dalmine e parte del consiglio direttivo di Musei Impresa, Edoardo Currà professore associato di Architettura Tecnica all’Università Sapienza di Roma e, insieme a Manuel Ramello, vicepresidente Aipai ; come i rappresentanti di giovani e dinamiche associazioni: Jacopo Ibello, Michela Biancardi, Alessandra Brignola.

La sezione successiva esaminerà l’evento nazionale più importante del settore minerario giunto quest’anno alla sua decima edizione la “Giornata nazionale delle miniere”, evento organizzato da Remi Ispra-Snpa, Anim, Assomineraria e G&T.

L’incontro si concluderà con la presentazione degli Stati Generali del Patrimonio Industriale che si terranno a Venezia-Padova, dal 25 al 27 ottobre 2018 a cura di Giovanni Luigi Fontana.

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A seguire il programma completo dell’incontro

Aipai e il patrimonio industriale in Italia: progetti in corso, X Giornata delle miniere e presentazione degli stati Generali del patrimonio industriale

Martedì 12 giugno dalle 15:00 /19:30 – Urban Center, Galleria Vittorio Emanuele Milano

Ore 15:00
Introduzione
GIOVANNI LUIGI FONTANA, presidente AIPAI

Cantiere AIPAI
Progetti e attività nell’anno del patrimonio culturale 2018
Coordina: EDOARDO CURRÀ, vice-presidente AIPAI

PUBBLICAZIONI
– Paesaggi industriali e Patrimonio Unesco – MASSIMO PREITE
– Strategie di rigenerazione del patrimonio industriale – CRISTINA NATOLI
– Numero monografico di “Patrimonio industriale” sul patrimonio dell’automobile – ROSSELLA MASPOLI
– Numero monografico di “Ricerche storiche” sul patrimonio industriale – GIOVANNI LUIGI FONTANA

TURISMO INDUSTRIALE
– Uno stand sull’Italia a B-Industrial – JACOPO IBELLO
– Trattopunto – italian industrial tourism network – MICHELA BIANCARDI
– InGe – percorsi e cultura industriale a Genova – ALESSANDRA BRIGNOLA

ARCHIVI E MUSEI D’IMPRESA
– La Fondazione Dalmine – CAROLINA LUSSANA

I TERRITORI SI RACCONTANO

– La rete ERIH in Italia – MASSIMO PREITE
– Il concorso internazionale per il recupero della Zecca dello Stato – EDOARDO CURRÀ
– L’accordo di programma per la tutela e la valorizzazione del centro studi di Guidonia – EDOARDO CURRÀ
– Ivrea città industriale del XX secolo – STEFANIA DESSI e CARLO DELLA PEPA
– Il Piemonte post-industriale. Esperienze e innovazione a Casale Monferrato e Chieri – MANUEL RAMELLO

Ore 17:00
X Giornata delle Miniere

Coordina: MANUEL RAMELLO, vice-presidente AIPAI
– La X giornata nazionale delle miniere – MANUEL RAMELLO e ROSSELLA SISTI
– La rete REMI – AGATA PATANÈ e DOMENICO SAVOCA
– Numero monografico della rivista – REDAZIONE AIPAI, AGATA PATANÈ e LUCA SBRILLI

Ore 18:00
Presentazione degli Stati Generali del Patrimonio Industriale
Venezia-Padova, 25-27 ottobre 2018
A cura di GIOVANNI LUIGI FONTANA

Scarica qui il programma dell’Incontro Aipai – Metamorfosi Urbane Urban Center Milano

Scarica qui il Comunicato Stampa incotro Aipai – Metamorfosi Urbane

METAMORFOSI URBANE.
MILANO DALL’ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE AGLI STILI DI VITA DEL XXI SECOLO

Metamorfosi Urbane. Milano dall’archeologia industriale agli stili di vita del XXI secolo è l’evento organizzato dall’associazione Archeologiaindustriale.net con la collaborazione del Gruppo Saint-Gobain e curato da Massimo Negri Direttore European Museum Academy Foundation, L’Aja (NL) nonché uno dei massimi esperti di archeologia industriale in Italia e da Simona Politini, fondatrice e project manager del progetto web Archeologiaindustriale.net e presidente dell’omonima associazione.

Metamorfosi Urbane. Milano dall’archeologia industriale agli stili di vita del XXI secolo mira ad offrire una panoramica dell’affascinante vastità e varietà di modi di uso contemporaneo del patrimonio storico industriale della città di Milano. Focus della ricerca dalla quale prende vita l’evento è l’individuazione di quegli spazi ex industriali oggi riconvertiti in luoghi della moda, del design, dell’accoglienza (ristorazione e hotellerie) e in spazi polifunzionali destinati ad attività culturali o di comunicazione. Cioè luoghi della vita collettiva, frequentati dal pubblico secondo gli stili di vita del nostro tempo, oltre la già investigata casistica delle riconversioni a scopi abitativi o strettamente lavorativi.

Immagini, dunque, di una Milano diversa dai tradizionali itinerari monumentali, ma altrettanto affascinante e significativa espressione della sua moderna tradizione del lavoro e della creatività contemporanea. Visitare questi spazi oggi significa entrare in contatto con la Milano industriale di un tempo, conoscerne la storia ed apprezzarne la sua capacità di rigenerarsi.

L’evento è articolato in diversi momenti tra loro in dialogo: parte del programma della Milano Photo Week, la mostra fotografica “Uno sguardo post-industriale” del fotografo milanese Stefano Barattini a cura di Samanta Buglia. Barattini, appassionato dell’inquadrare col proprio obiettivo luoghi dismessi e architetture industriali ha prestato il suo occhio fotografico per interpretare una selezione degli ex luoghi industriali di Milano riconvertiti, “questi luoghi emanano un fascino unico, fatto di luci e ombre,… ma soprattutto di grandi ricordi. Sono queste memorie, queste tracce del passato che vado a ricercare per catturare con la macchina fotografica i significati delle architetture, che preferisco ritrarre senza la presenza umana, per investigarne le componenti formali e ambientali”; “Album di famiglia” è invece la sezione realizzata con il contributo fotografico di alcune delle più importanti realtà milanesi che hanno sposato il progetto: Fondazione Pirelli, Museo Campari, BASE, Fondazione Teatro alla Scala, Fondazione Milano, Frigoriferi Milanesi, Ristorante Carlo e Camilla in Segheria di Carlo Cracco, Fonderie Napoleoniche, Hotel Enterprise, il centro polifunzionale per moda e design La Forgiatura, Politecnico Milano, Ristorante Ratanà, Spazio36, East End Studios, Officine del Volo, Café Deus ex Machina, Hotel Magna Pars Suites Milano, lo spazio polifunzionale Hug Milano, i luoghi per l’intrattenimento Spirit de Milan e Magazzini Generali.

Una sezione della mostra, denominata “Da una ex fabbrica nasce il comfort contemporaneo” è dedicata all’intervento Habitat Lab Saint-Gobain di Corsico (MI), un edificio laboratorio ricavato all’interno dell’area industriale di Saint-Gobain Abrasivi. Il risultato è oggi un centro polifunzionale autonomo sotto il profilo energetico che ha ottenuto, tra i primi in Italia e in Europa, la certificazione LEED® Platinum secondo il protocollo LEED® 2009 Italia NC con un punteggio di 90 su 110.

Nel periodo di apertura della mostra si terranno inoltre una serie di eventi pomeridiani volti alla promozione del patrimonio industriale nel nostro paese:

• Martedì 12 giugno: 15:00 – 19:30 incontro “Aipai e il patrimonio industriale in Italia: progetti in corso, X Giornata delle miniere e presentazione degli stati Generali del patrimonio industriale”.
Giovedì 14 giugno: 15:00 – 17:00 Evento History Food “Il menù interclassista nella Milano industriale: risotto, cassoeula e ossobuco. Le guerre di religione sulla loro ortodossia.” Con Pierre Ley e Marco Colombo del Salumificio Colombo
• Lunedì 18 giugno: 15:00 – 17:30 incontro “Il futuro del villaggio operaio di Crespi d’Adda sito Unesco” a cura dell’Associazione Crespi d’Adda
• Martedì 19 giugno: 17:30 – 19:30 “Caroselli” e filmati in anteprima dalle Collezioni del “Musil – Museo dell’industria e del lavoro di Brescia” a cura di Fondazione MUSIL di Brescia Coordina René Capovin (MUSIL) interviene Sante Bagnoli Presidente Jaka Books
• Mercoledì 20 giugno:
17:00 – 18:00 Seminario sulla “Riqualificazione del patrimonio industriale”
modera Simona Politini di Archeologiaindustriale.net, introduce Massimo Negri.
Intervengono: Luciano Lussignoli con un intervento dal titolo “La rinascina del comparto Milano a Brescia e il recupero abitativo del Laminatoio Ex-Tempini” e Giulio De Gregorio, Direttore Habitat del Gruppo Saint-Gobain, con un intervento dal titolo “Il concetto Multi-comfort Saint-Gobain nel recupero edilizio industriale”.
18:00 – 20:00 “La Rivoluzione Industriale e la sua archeologia nella letteratura”
Intervengono Michele Puglisi Liuc – Università C. Cattaneo e Massimo Negri Università Iulm

L’evento è prodotto dall’agenzia Arpe Comunicazione di Milano.

L’evento rientrerà nella programmazione della manifestazione Milano PhotoWeek 2018, giunta alla sua seconda edizione, che si terrà dal 4 al 10 giugno 2018.

Metamorfosi Urbane. Milano dall’archeologia industriale agli stili di vita del XXI secolo
è patrocinato da Aipai – Associazione Italiana per il Patrimonio Archelogico Industriale.

Media Partner dell’evento Uomini & Imprese, rivista del gruppo Fiera Milano Media Spa.

Informazioni

Dove Urban Center, Galleria Vittorio Emanuele II, 11/12, 20121 Milano MI
Quando dal 6 al 22 giugno 2018
Giorni d’apertura: lunedì – venerdì
Orari d’apertura: dalle 9:00 alle 18:00
Ingresso libero

Per informazioni scrivere all’organizzazione / ufficio stampa info@archeologiaindustriale.net




Metamorfosi Urbane – Evento sull’Archeologia Industriale a Milano

Metamorfosi Urbane. Milano dall’archeologia industriale agli stili di vita del XXI secolo è il titolo dell’evento sull’archeologia industriale a Milano che si terrà all’Urban Center dal 6 al 22 giugno 2018.

Metamorfosi Urbane. Milano dall’archeologia industriale agli stili di vita del XXI secolo

Martedì 5 giugno alle ore 18:00, presso gli spazi dell’Urban Center di Milano, s’inaugura Metamorfosi Urbane. Milano dall’archeologia industriale agli stili di vita del XXI secolo, evento organizzato dall’associazione Archeologiaindustriale.net con la collaborazione del Gruppo Saint-Gobain e curato da Massimo Negri Direttore European Museum Academy Foundation, L’Aja (NL) nonché uno dei massimi esperti di archeologia industriale in Italia e da Simona Politini, fondatrice e project manager del progetto web Archeologiaindustriale.net e presidente dell’omonima associazione.

Metamorfosi Urbane. Milano dall’archeologia industriale agli stili di vita del XXI secolo: la sede 

Non poteva esserci location migliore che l’Urban Center, centro per l’informazione e la partecipazione sui progetti di sviluppo del territorio del Comune di Milano collocato all’interno della splendida cornice architettonica della Galleria Vittorio Emanuele II, cuore pulsante del capoluogo lombardo e tra i più celebri esempi di architettura del ferro europea, per ospitare un evento sull’archeologia industriale a Milano.

Metamorfosi Urbane. Milano dall’archeologia industriale agli stili di vita del XXI secolo: il concept

Metamorfosi Urbane. Milano dall’archeologia industriale agli stili di vita del XXI secolo mira ad offrire una panoramica dell’affascinante vastità e varietà di modi di uso contemporaneo del patrimonio storico industriale della città di Milano. Focus della ricerca dalla quale prende vita l’evento è l’individuazione di quegli spazi ex industriali oggi riconvertiti in luoghi della moda, del design, dell’accoglienza (ristorazione e hotellerie) e in spazi polifunzionali destinati ad attività culturali o di comunicazione. Cioè luoghi della vita collettiva, frequentati dal pubblico secondo gli stili di vita del nostro tempo, oltre la già investigata casistica delle riconversioni a scopi abitativi o strettamente lavorativi.

Immagini, dunque, di una Milano diversa dai tradizionali itinerari monumentali, ma altrettanto affascinante e significativa espressione della sua moderna tradizione del lavoro e della creatività contemporanea. Visitare questi spazi oggi significa entrare in contatto con la Milano industriale di un tempo , conoscerne la storia ed apprezzarne la sua capacità di rigenerarsi.

Metamorfosi Urbane. Milano dall’archeologia industriale agli stili di vita del XXI secolo: l’evento

L’evento è articolato in diversi momenti tra loro in dialogo: parte del programma della Milano Photo Week, la mostra fotografica “Uno sguardo post-industriale” del fotografo milanese Stefano Barattini a cura di Samanta Buglia. Barattini, appassionato dell’inquadrare col proprio obiettivo luoghi dismessi e architetture industriali ha prestato il suo occhio fotografico per interpretare una selezione degli ex luoghi industriali di Milano riconvertiti, “questi luoghi emanano un fascino unico, fatto di luci e ombre,… ma soprattutto di grandi ricordi. Sono queste memorie, queste tracce del passato che vado a ricercare per catturare con la macchina fotografica i significati delle architetture, che preferisco ritrarre senza la presenza umana, per investigarne le componenti formali e ambientali”; “Album di famiglia” è invece la sezione realizzata con il contributo fotografico di alcune delle più importanti realtà milanesi che hanno sposato il progetto: Fondazione Pirelli, Museo Campari, BASE, Fondazione Teatro alla Scala, Fondazione Milano, Frigoriferi Milanesi, Ristorante Carlo e Camilla in Segheria di Carlo Cracco, Fonderie Napoleoniche, Hotel Enterprise, il centro polifunzionale per moda e design La Forgiatura, Politecnico Milano, Ristorante Ratanà, Spazio36, East End Studios, Officine del Volo, Café Deus ex Machina, Hotel Magna Pars Suites Milano, lo spazio polifunzionale Hug Milano, i luoghi per l’intrattenimento Spirit de Milan e Magazzini Generali.

Alcune immagini tratte dalla sezione “Uno sguardo post-industriale

Alcune immagini tratte dalla sezione “Album di famiglia

Una sezione della mostra, denominata “Da una ex fabbrica nasce il comfort contemporaneo“ è dedicata all’intervento Habitat Lab Saint-Gobain di Corsico (MI), un edificio laboratorio ricavato all’interno dell’area industriale di Saint-Gobain Abrasivi. Il risultato è oggi un centro polifunzionale autonomo sotto il profilo energetico che ha ottenuto, tra i primi in Italia e in Europa, la certificazione LEED® Platinum secondo il protocollo LEED® 2009 Italia NC con un punteggio di 90 su 110.

Nel periodo di apertura della mostra si terranno inoltre una serie di incontri pomeridiani volti alla promozione del patrimonio industriale nel nostro paese: presentazione dell’evento nazionale “La Giornata delle miniere”, gli “Stati Generali” e i “Cantieri” della Associazione Italiana per il Patrimonio Industriale (AIPAI), l’incontro Food History, due incontri che hanno per tema due beni del patrimonio industriale lombardo di estremo valore: “Il futuro del Villaggio operaio di Crespi d’Adda sito Unesco” tenuto dall’Associazione Crespi D’Adda e la collezione del “Musil – Museo dell’industria e del lavoro di Brescia” , un dibattito “La Rivoluzione Industriale e la sua archeologia nella letteratura”, con l’intervento di Michele Puglisi Liuc – Università C. Cattaneo e Massimo Negri Università Iulm; un contributo video realizzato dall’architetto Anna Karla de Almeida, corsista del corso di laurea internazionale Erasmus Mundus “Techniques, Heritage, Industrial Landscapes”, il primo e unico corso di laurea internazionale europeo sul patrimonio industriale.

L’evento è prodotto dall’agenzia Arpe Comunicazione di Milano.

L’evento rientrerà nella programmazione della manifestazione Milano PhotoWeek 2018, giunta alla sua seconda edizione, che si terrà dal 4 al 10 giugno 2018.

Metamorfosi Urbane. Milano dall’archeologia industriale agli stili di vita del XXI secolo
è patrocinato da Aipai – Associazione Italiana per il Patrimonio Archelogico Industriale.

Media Partner dell’evento Uomini & Imprese, rivista del gruppo Fiera Milano Media Spa.

Metamorfosi Urbane. Milano dall’archeologia industriale agli stili di vita del XXI secolo: calendario incontri

Martedì 12 giugno: 15:00 – 19:30 incontro “Aipai e il patrimonio industriale in Italia: progetti in corso, X Giornata delle miniere e presentazione degli stati Generali del patrimonio industriale”.
Giovedì 14 giugno 15:00 – 17:00 Evento History Food “Il menù interclassista nella Milano industriale: risotto, cassoeula e ossobuco. Le guerre di religione sulla loro ortodossia.” Con Pierre Ley e Marco Colombo del Salumificio Colombo
Lunedì 18 giugno 15:00 – 17:30 incontro “Il futuro del villaggio operaio di Crespi d’Adda sito Unesco” a cura dell’Associazione Crespi d’Adda
Martedì 19 giugno 17:30 – 19:30 Caroselli e filmati in anteprima dalla collezioni del “Musil – Museo dell’industria e del lavoro di Brescia” a cura di Fondazione MUSIL di Brescia, presenta René Capovin del Musil, partecipa Sante Bagnoli, Presidente Jaca Book
Mercoledì 20 giugno
17:00 – 18:00 Seminario sulla “Riqualificazione del patrimonio industriale” modera Simona Politini di Archeologiaindustriale.net, introduce Massimo Negri. Intervengono: Luciano Lussignoli con un intervento dal titolo “La rinascina del comparto Milano a Brescia e il recupero abitativo del Laminatoio Ex-Tempini” e Giulio De Gregorio, Direttore Habitat del Gruppo Saint-Gobain, con un intervento dal titolo “Il concetto Multi-comfort Saint-Gobain nel recupero edilizio industriale”.
18:00 – 20:00 “La Rivoluzione Industriale e la sua archeologia nella letteratura” Intervengono Michele Puglisi Liuc – Università C. Cattaneo e Massimo Negri Università Iulm

Metamorfosi Urbane. Milano dall’archeologia industriale agli stili di vita del XXI secolo: informazioni

Dove Urban Center, Galleria Vittorio Emanuele II, 11/12, 20121 Milano MI
Quando dal 6 al 22 giugno 2018
Giorni d’apertura: lunedì – venerdì
Orari d’apertura: dalle 9:00 alle 18:00
Ingresso libero

Per informazioni scrivere all’organizzazione / ufficio stampa info@archeologiaindustriale.net

 

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Fondazione Prada Milano: la Torre di Rem Koolhaas apre al pubblico

Torre, l’edificio che completa la sede di Milano della Fondazione Prada, apre al pubblico il 20 aprile 2018

Apre al pubblico la Torre, l’edificio che segna il completamento della sede di Milano della Fondazione Prada inaugurata nel maggio 2015 e progettata da Rem Koolhaas con Chris van Duijn e Federico Pompignoli dello studio OMA.

La Torre della Fondazione Prada, alta 60 metri, è realizzata in cemento bianco strutturale a vista. Il nuovo edificio arrichisce il repertorio di differenti condizioni espositive che definiscono la visione architettonica della fondazione, caratterizzata da una varietà di opposizioni e frammenti. Ciascuno dei nove piani della Torre offre una percezione inedita degli ambienti interni attraverso una specifica combinanzione di tre parametri spaziali: pianta, altezza e orientazione. Metà dei livelli si sviluppa infatti su base trapezoidale, gli altri su pianta rettangolare. L’altezza dei soffitti, crescente dal basso all’alto, varia dai 2,7 metri del primo piano agli 8 metri dell’ultimo livello. Le facciate esterne sono caratterizzate da una successione di superfici di vetro e cemento, che attribuiscono così ai diversi piani un’esposizione alla luce sul lato nord, est o ovest, mentre l’ultima sala espositiva è dotata di luce zenitale. Il lato sud della Torre presenta una struttura diagonale che la unisce al Deposito, dentro la quale si inserisce un ascensore panoramico. Come sostiene Rem Koolhaas, “l’insieme di queste diversità produce un’estrema varietà spaziale all’interno di un volume semplice, in modo che l’interazione tra gli ambienti e i singoli progetti o opere d’arte offra un’infinita serie di possibili configurazioni”.

All’interno dei sei livelli espositivi della Torre della Fondazione Prada inaugura il progetto “Atlas” nato da un dialogo tra Miuccia Prada e Germano Celant. Riunisce opere della Collezione Prada in una successione di spazi che accolgono assoli o confronti, creati per assonanza o contrasto, tra artisti come Carla Accardi e Jeff Koons, Walter De Maria, Mona Hatoum ed Edward Kienholz and Nancy Reddin Kienholz, Michael Heizer e Pino Pascali, William N. Copley e Damien Hirst, John Baldessari e Carsten Höller.

Il ristorante “Torre”, ospitato al sesto piano della nuova costruzione, accoglie arredi originali del “Four Seasons Restaurant” di New York progettato da Philip Johnson nel 1958, elementi dell’installazione di Carsten Höller The Double Club (2008-2009), tre sculture di Lucio Fontana – due ceramiche policrome Cappa per caminetto (1949) e Pilastro (1947) e un mosaico a pasta di vetro e cemento Testa di medusa (1948-54) – e una selezione di quadri di William N. Copley, Jeff Koons, Goshka Macuga e John Wesley. Ispirandosi alla tradizione del ristorante italiano, le pareti presentano piatti d’artista realizzati per il ristorante da John Baldessari, Thomas Demand, Nathalie Djurberg & Hans Berg, Elmgreen & Dragset, Joep Van Lieshout, Goshka Macuga, Mariko Mori, Tobias Rebherger, Andreas Slominski, Francesco Vezzoli e John Wesley.

La terrazza sul tetto dell’edificio è concepita come uno spazio flessibile che accoglie un bar. È caratterizzata dalla decorazione optical in bianco e nero del pavimento e da un rivestimento del parapetto in specchi che crea un effetto di riflessione, in grado di eliminare visivamente la barriera tra lo spazio e la vista a 360 gradi sulla città di Milano.

FONDAZIONE PRADA, MILANO: LA TORRE DI REM KOOLHAAS

Torre è l’elemento che conclude la serie di differenti condizioni espositive che definiscono Fondazione Prada.
La base rettangolare della Torre si sviluppa su una superficie trapezoidale, nell’estremità nord-ovest della fondazione. L’edificio è costituito da un’alternanza di volumi trapezoidali e rettangolari che si affacciano sullo spazio urbano di Milano.

Sul lato sud una struttura diagonale che si innalza dai vasti ambienti del Deposito contribuisce a mantenere la Torre in posizione verticale. Al fine di estendere le tipologie spaziali incluse nel progetto architettonico della fondazione, è stata concepita una serie di variazioni sistematiche: ogni piano è più alto di quello inferiore, piante rettangolari si intervallano ad altre trapezoidali, l’orientazione degli ambienti si configura alternativamente come una vista panoramica sulla città verso nord, oppure in prospettive più mirate in direzioni opposte, sul lato est o ovest.

L’insieme di queste diversità produce un’estrema varietà spaziale all’interno di un volume semplice, in modo che l’interazione tra gli ambienti e i singoli progetti o opere d’arte offra un’infinita serie di possibili configurazioni…

Al piano terra della Torre, un’ulteriore entrata permette un accesso diretto all’edificio, al ristorante, alla terrazza panoramica, allo spazio multifunzionale del Deposito e alle altre aree della fondazione.

Le scale interne sono l’unico elemento in grado di unificare tutte le variazioni. La loro complessità strutturale le libera da una funzione strettamente pratica, rendendole un dispositivo di grande impatto architettonico.

Rem Koolhaas




Turismo geotermico: crescono i numeri in Toscana con Enel Green Power

Al via la stagione 2018 del turismo geotermico in Toscana che nel 2017 ha fatto un nuovo balzo in avanti registrando  oltre 60mila visite

Turismo geotermico in Toscana: boom di visitatori nel 2017

Il turismo geotermico si conferma una realtà consolidata: anche per il 2017, come avvenuto nel 2016, i dati di Enel Green Power confermano oltre 60mila accessi ai territori geotermici, la cui peculiarità sta diventando sempre di più un’attrazione turistica e culturale per scuole, gruppi, turisti e visitatori provenienti dall’Italia e da molte parti del mondo.

Museo della Geotermia di Larderello e i siti per l’energia geotermica di Enel Green Power: un nuovo “polo” turistico

Il Museo della Geotermia di Larderello nel comune di Pomarance – che nel novembre 2017 ha aggiunto al piano terra con 10 sale interattive anche la nuova ala al primo piano che era l’abitazione del De Larderel con ulteriori 12 sale che accolgono la biblioteca storica, le origini di Larderello, il suo sviluppo dalla chimica all’attività elettrica, l’archivio storico fotografico – ha fatto segnare circa 27mila visite, mentre il Parco delle Biancane nel territorio comunale di Monterotondo Marittimo ha registrato oltre 17mila accessi.

Circa 6mila gli accessi al Parco delle Fumarole di Sasso Pisano, nel comune di Castelnuovo Val di Cecina, alle manifestazioni naturali di San Federigo e altre diffuse nel territorio, al percorso del trekking geotermico che collega le Fumarole alle Biancane, a cui si aggiungono le oltre 10mila presenze delle Centrali Aperte 2017 e degli eventi della stagione estiva promossi da Enel Green Power e istituzioni nell’area tradizionale di Larderello, Monterotondo Marittimo, Castelnuovo VdC e Monteverdi Marittimo o nelle aree di Radicondoli, Chiusdino, Montieri, e del Monte Amiata senese e grossetano (Piancastagnaio, Santa Fiora, Arcidosso), dove il percorso turistico di 700 metri liberamente fruibile intorno alle centrali di Bagnore e la collaborazione didattica con l’Acquedotto del Fiora hanno richiamato numerosi visitatori.

Delle circa 120mila presenze complessive nel comprensorio definito “geotermico” (dati Centro Studi Turistici) oltre 60mila sono quindi relative al solo “turismo geotermico”. Un’offerta turistica che va arricchendosi sempre di più grazie alle attività di promozione del territorio portata avanti da Co.Svi.G. (Consorzio Sviluppo Aree Geotermiche) e dai Comuni geotermici, nonché dalla filiera agricola della Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili, fondata da Co.Svi.G., Fondazione SlowFood per la biodiversità e SlowFood Toscana.

La nuova guida per il turismo geotermico in Toscana: Le colline del vapore

A raccontare queste realtà, oltre al libro “Un Viaggio in Toscana – La via della Geotermia: dalla Val di Cecina all’Amiata” (Effigi editore) uscito nel 2015, sta contribuendo anche la guida turistica “Le colline del Vapore” edita nel febbraio 2018 da Viatoribus con la collaborazione di Co.Svi.G. e delle Amministrazioni Comunali di Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Monterotondo Marittimo, Monteverdi Marittimo, Radicondoli e Montieri: un testo originale, utile ai turisti ma anche a chi il territorio lo vive, che di fatto ha aperto la stagione turistica 2018 in cui come ogni anno sono in programma eventi, iniziative e centrali aperte legate peraltro all’anniversario dei 200 anni dall’inizio dell’attività industriale geotermica, legata all’utilizzo della geotermia per usi chimici avviata dal Conte Francesco De Larderel nel 1818.

Turismo geotermico, Massimo Montemaggi Enel Green Power: “Una parte importante del distretto della geotermia in Toscana”

“Il turismo geotermico – ha dichiarato Massimo Montemaggi, responsabile geotermia Enel Green Power – è ormai una parte importante del distretto della geotermia toscana: si tratta di un risultato possibile grazie alla collaborazione tra Enel Green Power, Co.Svi.G., Regione Toscana, Amministrazioni Comunali, Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili, Museo Le Energie del territorio di Radicondoli, Centro Visite del Parco delle Biancane di Monterotondo Marittimo, Pro Loco, Associazioni e Uffici turistici dei territori geotermici tradizionali e dell’Amiata. Tutti hanno lavorato molto sulla promozione e sulla cura degli itinerari di visita, facendo dei luoghi della geotermia un punto di riferimento per il turismo nazionale e internazionale.”