Emil Otto Hoppé: Il Segreto svelato. Fotografie industriali, 1912-1937 al MAST di Bologna

Il MAST di Bologna, dal 21 gennaio al 3 maggio, presenta in anteprima mondiale la mostra fotografica di Emil Otto Hoppé, uno dei più importanti fotografi dell’epoca moderna, “Il Segreto svelato. Fotografie industriali, 1912-1937”.

 

La mostra, curata da Urs Stahel, presenta 200 scatti realizzati  nelle realtà industriali di vari paesi del mondo riportando all’attenzione del pubblico l’opera del fotografo che per lungo tempo è rimasta nascosta in un archivio fotografico londinese a cui lo stesso Hoppé aveva venduto, al termine della sua lunga e prestigiosa carriera, cinquant’anni del suo lavoro.

Emil Otto Hoppé (1878-1972) fu uno dei più importanti fotografi dell’era moderna, il cui successo artistico rivaleggiava con  quello dei suoi coetanei: Alfred Stieglitz (1864-1946), Edward Steichen (1879-1973) e Walker Evans (1903-1975).
Hoppé è stato uno dei più rinomati fotografi ritrattisti del suo tempo, così come un brillante fotografo di paesaggi e viaggi. I suoi ritratti sorprendentemente modernisti colgono l’essenza di personaggi importanti delle arti, della letteratura e della politica in Gran Bretagna e negli Stati Uniti tra le due guerre. Tra le centinaia di figure ben note ha fotografato George Bernard Shaw, HG Wells, AA Milne, T.S. Eliot, Ezra Pound, G.K. Chesterton, Leon Bakst, Vaslav Nijinsky e ballerini dei Ballets Russes, e la regina Mary, Re Giorgio, e altri membri della famiglia reale.

Per ulteriori informazioni visita il sito ufficiale del MAST




Trekking Urbano: OSTalgie – Il Passato industriale della Bolognina Est

Il 1° novembre, in occasione della XI Giornata Nazionale del Trekking Urbano, l’associazione Save Industrial Heritage propone OSTalgie:  un itinerario lungo la pista ciclabile che copre l’antica tranvia Bologna-Malalbergo.

 

L’antica tranvia Bologna-Malalbergo, che per decenni ha alimentato le industrie della Bolognina Est, oggi è la spina dorsale di un lento ma inesorabile rinnovamento urbano. Un pomeriggio tra il Dopolavoro Ferroviario e la Manifattura Tabacchi, alla scoperta della Bologna dell’industria e del lavoro.

Riscoprendo la Bolognina Est

La Bolognina è stata per tutto il XX secolo il cuore industriale di Bologna, andando a sostituire l’area del vecchio porto all’interno delle mura. Nacque sulla carta nel 1889, quando il piano regolatore definì lo sviluppo di un’intera nuova area urbana oltre la stazione ferroviaria, soprannominata “incipiente Manchester”, a stabilire fin da subito qual era il destino di quel nuovo quartiere e delle migliaia di persone che lo avrebbero abitato. In realtà le cose non andarono subito come previsto, poiché la Bolognina divenne un quartiere dormitorio per ferrovieri e famiglie povere, ospitando il primo nucleo di case popolari edificate a Bologna.
Mentre nell’area a nord della ferrovia si andava formando il bastione operaio di una città che diventava sempre più rossa non solo per il colore dei suoi tetti, a est della Bolognina, lungo la ferrovia che collegava lo zuccherificio ai campi di barbabietole della pianura, si addensavano grandi stabilimenti industriali. All’imponente opificio militare di Casaralta, nato nella seconda metà dell’Ottocento, si aggiunsero negli anni del Fascismo alcuni dei nomi che avrebbero fatto la fortuna economica di Bologna negli anni del miracolo economico. Alla Minganti (macchine utensili) e la Casaralta (treni) si aggiunse negli anni ’50 la maestosa Manifattura Tabacchi progettata da Pier Luigi Nervi, uno dei capolavori dell’architettura industriale italiana.
Oltre a questi tre nomi di rilevanza nazionale e allo storico stabilimento militare vi erano numerose piccole e medie aziende, principalmente metalmeccaniche, che segnarono non solo la storia della Bolognina, ma di un’intera città che visse una nuova rinascita industriale dopo il glorioso periodo della seta nel Medioevo e nel Rinascimento. Tra gli anni ’90 e 2000, una storia fatta non solo di manifattura di livello internazionale, ma anche di lotte operaie, conflitti sociali, Resistenza e morti per amianto viene progressivamente smantellata, lasciando sul terreno fabbriche e infrastrutture abbandonate.

Dati dell’itinerario:
Punto di ritrovo: Locomotiva del Dopolavoro Ferroviario, via S. Serlio 25, Bologna
Data e ora della partenza: 1 novembre, ore 15:00
Durata e lunghezza: 1 ora e mezza, 3 km

Per info:
Save Industrial Heritage Facebook Fan Page

 




Luigi Micheletti Award 2015: iscrizione entro il 15/09/14 – deadline September 15th 2014

Il 15 settembre 2014 scadono i termini per iscriversi al Luigi Micheletti Award 2015, il prestigioso premio europeo rivolto ai musei di storia contemporanea, industria e scienza.

Il Luigi Micheletti Award è focalizzato sulla storia contemporanea e il suo patrimonio scientifico, industriale e sociale. Questo Premio  è stato istituito nel 1996  dalla Fondazione Micheletti di Brescia e il grande esperto di archeologia industriale e museologia  Kenneth Hudson , per il riconoscimento delle eccellenze nel settore specifico della scienza e dell’industria musei europei. Possono partecipare musei scientifici, tecnici e industriali. Oggi il Premio è aperto anche ai musei di storia del 20° secolo (storia sociale, politica, militare) per riflettere la portata più ampia delle attività della  Fondazione Micheletti ed è gestito congiuntamente dalla Fondazione e da European Museum Academy.

Non perdete l’occasione di approfittare delle opportunità di visibilità e di networking offerti per il vostro museo partecipando alla edizione 2015! Centinaia di musei lo hanno già fatto nei 19 anni di attività del Micheletti Award con importanti risultati di comunicazione.

Il Luigi Micheletti Award 2014 è stato è stato assegnato al MUSE – Museo delle Scienze di Trento

Per partecipare alla nuova edizione del premio scaricate il modulo da compilare cliccando qui.

Il termine ultimo per la domanda è il 15 Settembre 2014.

La Cerimonia del  prossimo anno sarà il 8-9 maggio 2015 nella città di Brescia  per celebrare il 20° anniversario del Micheletti Award. Un evento speciale, una grande occasione per promuovere il vostro museo in Europa. Brescia è a 45’ in treno da Milano dove si terrà l’Esposizione Universale EXPO Milano 2015 sul tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”.

Per maggiori informazioni sul premio, i precedenti vincitori e tutto quello che concerne il Luigi Micheletti Award visitate il sito istituito dalla Fondazione Micheletti www.luigimichelettiaward.eu

 

The September 15th, 2014 is the deadline for taking part in the Luigi Micheletti Award 2015, the prestigious European prize for innovative museums in the world of contemporary history, industry and science.

The Luigi Micheletti Award is focused on contemporary history and its scientific, industrial and social heritage. Originally the Micheletti Award was established by the Micheletti Foundation and Kenneth Hudson in 1996, for the recognition of excellence in the specific sector of European science and industry museums. Applications are welcomed from scientific, technical and industrial museums and science centres, both long-established and recently opened. Today the scheme is also open to museum of 20th century history (social, political, military) to reflect the wider scope of the Micheletti Foundation work.

Apply right now, don’t miss the chance to profit from the visibility and networking opportunities offered to your museum by taking part in the scheme. Hundreds of museums have already done so in the 19 years of activity of the Micheletti Award.

Download and fill the form from here

The closing date for applications is the 15 September 2014.

Next year ceremony will  be on 8-9 May 2015 in the town of Brescia to celebrate  the 20th anniversary of the Micheletti Award.  A  special event,  a great chance to promote your museum in Europe.  Brescia is 45’  by train from Milan where  the great Universal EXPO Milano 2015 on the theme “Feeding the Planet, Energy for Life”  a unique global event not to be missed.

THE LUIGI MICHELETTI FOUNDATION – LMF is a research centre located in Brescia (Italy)  specialising in 20th-century history.  Scientific research covers ideologies of the 20th century, wars, the ambivalence of technical progress, industrialization and labour, conspicuous consumption, the origin of environmentalism.  The ideological, social and material contemporary history, led by international researches and conferences, is linked to a rich collection of archival materials www.fondazionemicheletti.eu .

The Micheletti Foundation has recently established an internet site in English specifically devoted to the Micheletti Award where you can find any information concerning applications, former winners and the history of this scheme: www.luigimichelettiaward.eu .




Convegno La centrale idrotermoelettrica del Battiferro: un patrimonio da ri-scoprire

Sabato 7 giugno, presso il Liceo Augusto Righi di Bologna si è svolto il convegno “La centrale idrotermoelettrica del Battiferro. Un patrimonio da ri-scoprire”, gettando le basi per la creazione di un Comitato per la Salvaguardia della Centrale del Battiferro.

La Centrale del Battiferro, da oltre 50 anni versa in stato di abbandono potrebbe rifiorire a nuova vita grazie anche allo sforzo di un Comitato creato ad hoc no solo per sensibilizzare l’opinione pubblica, ma anche e soprattutto per promuovere la realizzazione di progetti concreti di riqualificazione del sito.

Sita lungo il canale Navile, importante are di Bologna che ha visto negli anni il fiorire di numerose attività industriale, La centrale del Battiferro lo scorso dicembre è stata messa in vendita dal comune di Bologna, insieme ad altri prestigiosi beni pubblici, con l’obiettivo di appianare il bilancio comunale.
Rischio o opportunità? Dipenderà da come si evolveranno i fatti, ma per non lasciare la questione in balia di pochi decisori, trattandosi di un bene comune di estremo interesse per la storia industriale della città, un gruppo di persone ha deciso di agire.

Il movimento nasce dalla passione di un giovane geografo di adozione bolognese specializzato sul tema dell’archeologia industriale, il dott. Jacopo Ibello, che già dalla fine dello scorso anno si è mosso per scuotere l’opinione pubblica sull’argomento, attività questa che si è concretizzata, come primo step, attraverso l’organizzazione del primo convegno ufficiale sul tema.

L’evento, organizzato dalle associazioni Save Industrial Heritage – l’associazione appunto presieduta dal dott. Ibello – e Amici delle Acque/Bologna Sotterranea, in collaborazione col Liceo Scientifico Augusto Righi (ricordiamo che proprio lo stesso Righi visitò la centrale nel 1901) che ha offerto anche i propri spazi istituzionali, è stato patrocinato dall’Archivio Storico Comunale di Bologna e dall’AIPAI (Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale).

Alla convegno sono intervenuti personalità del mondo accademico, professionisti del settore nonché rappresentanti delle istituzioni pubbliche. A seguire l’elenco dei partecipanti in ordine di presenza:

• Prof. Mauro Borsarini: dirigente scolastico del Liceo Scientifico Augusto Righi.
• Prof. Mario Rinaldi: Presidente Associazione Elettrotecnica Italiana.
• Prof. Paolo Pupillo: Biologo, Docente dell’Università di Bologna e Rappresentante nazionale di Italia Nostra.
• Dott. Jacopo Ibello: Presidente dell’associazione Save Industrial Heritage.
• Massimo Brunelli: Vicepresidente dell’associazione Amici delle Acque-Bologna Sotterranea.
• Prof. Giorgio Dragoni: Docente di Storia della Fisica dell’Università di Bologna.
• Claudio Mazzanti: Consigliere comunale e Presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Bologna.
• Prof. Giampiero Cuppini: Architetto.
• Moderatore: Prof. Elisabetta Golinelli, docente di Scienze del Liceo Righi.

Aperti i lavori con i saluti del prof. Borsarini, il prof. Rinaldi ha tenuto a sottolineare il forte gap che esiste tra l’Italia ed i paesi stranieri in tema di salvaguardai e promozione della cultura tecnica. Un gap che va sicuramente colmato dal quale dipende il benessere sociale ed economico del nostro paese.
Segue l’intervento del prof. Pupillo che ha raccontato alla platea come in realtà nel tempo alcuni progetti di recupero della centrale fossero stati presentati, ma nessuno di questi vide mai la sua realizzazione.
Il dott. Ibello, dopo un inciso sul forte legame che sussiste tra Bologna e la sua attività industriale e manifatturiera, e dopo aver raccontato la storia della Centrale del Battiferro, ha esposto la propria idea per il futuro del sito, ovvero: utilizzare la centrale come un luogo sociale,un luogo dedicato alla cultura attraverso la gestione dello spazio in una formula temporanea, evitando così di dare una destinazione definitiva che potrebbe fossilizzarlo o, ancora peggio, riportarlo al disuso qualora l’operazione non funzionasse.
Massimo Brunelli ha regalato una panoramica sul ruolo del canale Navile e sulle molteplici attività che sorsero lungo le sue sponde, proseguendo poi con una serie di interessanti scatti realizzati all’interno della centrale che ne dimostrano lo stato di degrado. Tali scatti, sottolinea Brunelli, risalgono però ad un anno fa circa, da allora la situazione è notevolmente peggiorata:immense quantità di rifiuti riempiono ogni angolo della centrale.
Il prof. Dragoni è entrato poi nel merito delle occasione perdute, raccontando nel dettaglio come in realtà un’ingente cifra fosse stata già stanziata su un progetto realizzato dall’Università sfruttando i finanziamenti sui fondi del gioco del lotto, soldi questi però mai arrivati. Dragoni confida in una nuova fase per la centrale, immaginando un graduale recupero della struttura di tipo minimalista – ovvero senza la necessità di onerosi e imponenti modifiche strutturali – aprendola così al pubblico e realizzandone poi un centro culturale.
Il prof Cupini ha ricordato comunque i vincoli d’uso e strutturali, oltre a quelli di tipo economico, ai quali in ogni caso chi andrà ad intervenire sul sito dovrà attenersi.
Ha chiuso l’incontro l’architetto Cuppini ricordando la potenzialità dei Fondi europei: creare occasioni di lavoro per poter accedere a questi interessanti e spesso inutilizzati finanziamenti.

Tanti quindi gli spunti su cui riflettere, ma soprattutto tante le volontà che intendono mettersi in gioco affinché la centrale del Battiferro, stimabile esempio di archeologia industriale bolognese, non vada perduta ed acquisisca invece nuovamente un ruolo importante per la cittadinanza.

Archeologiaindustriale.net era presente al convegno e continuerà a seguire la vicenda.




Il Luigi Micheletti Award 2014 va al MUSE – Museo delle Scienze di Trento

Il MUSE – Museo delle Scienze di Trento si aggiudica il Premio Luigi Micheletti 2014, il più prestigioso premio europeo per i musei innovativi nei settori della tecnologia, del lavoro e della storia del XX secolo.

La consegna del XIX Premio Luigi Micheletti 2014, che si è svolta sabato 26 aprile scorso nella splendida cornice del Riverside Museum di Glasgow (Regno Unito), creazione di Zaha Hadid e vincitore dell’edizione 2012 del Premio, ha visto quest’anno la partecipazione di dodici paesi europei – dalla Repubblica Ceca alla Francia, dalla Norvegia alla Spagna.

L’importanza del Premio è stata ribadita dalla qualità dei musei finalisti: il Museo della Tecnica di Praga, con le sue tredici esposizioni permanenti; la Casa delle Montagne di Berchtesgaden, nel sud della Germania, e le sue spettacolari installazioni curate dall’Atelier Brueckner; le due storiche esposizioni fotografiche collocate in altrettanti edifici industriali dismessi dal Centro Nazionale Audiovisivo del Lussemburgo; il Kaap Skil di Texel, in cui l’affascinante storia di un’isola olandese è raccontata anche attraverso gli oggetti portati dal mare e raccolti dagli abitanti; il Museo Norvegese del Petrolio di Stavanger, vincitore del DASA Award, un premio speciale che incoraggia iniziative museali di particolare originalità e che, in questo caso, riconosce l’attenzione prestata alla sicurezza sul lavoro in un contesto tanto estremo quale quello delle piattaforme petrolifere; infine, e primo, il MUSE.

A ritirare il premio un raggiante Michele Lanzinger, direttore del MUSE. Inaugurato nel 2013, il Museo delle Scienze di Trento è stato selezionato dalla giuria dell’European Museum Academy per la sua capacità di unire, entro una cornice archittonica di grande impatto firmata da Renzo Piano, rigore scientifico e coinvolgimento del visitatore. Come recita il Report ufficiale dei giudici, al MUSE :

Tante idee innovative trovano una felice combinazione con approcci museografici più collaudati. L’approccio orientato a un costante dialogo con i visitatori e la popolazione rappresenta un invito per riconoscere e rafforzare la responsabilità sociale per il nostro ambiente naturale.

Sono già aperte le iscrizioni per la XX edizione del Premio Luigi Micheletti 2015. Clicca qui.

Evento:Luigi Micheletti Award 2014
Testo a cura di:René Capovin – Fondazione Luigi Micheletti

 




Attendendo la Consegna del XIX Luigi Micheletti Award

I giochi sono fatti. I giudici di EMA – European Museum Academy – si sono riuniti a Brescia, presso la sede della Fondazione Luigi Micheletti, per decidere il vincitore del XIX Luigi Micheletti Award.

Martedì 25 marzo, 15 tra i maggior esperti e professionisti museali di valore europeo – tra i quali Massimo Negri, Virgil Stefan Nitulescu, Danièle Wagener e Karl Borromeus Murr – si sono incontrati per esaminare le candidature in lizza per l’edizione 2014 del Premio Luigi Micheletti.

Il Premio, giunto alla sua XIX edizione, costituisce un evento di assoluto rilievo nel calendario museale europeo. Nato nel 1996 dall’incontro tra Luigi Micheletti e Kenneth Hudson, pioniere dell’archeologia industriale e tra i principali ispiratori del nuovo ruolo assunto dai musei europei a partire dagli anni Settanta, il Premio Luigi Micheletti è rivolto ai musei di storia contemporanea, musei della tecnica, della scienza e dell’industria che si sono distinti per i propri caratteri innovativi.

Da tre anni a questa parte, il Premio Luigi Micheletti, che sino al 2010 era incluso nel European Museum of the Year Award di competenza del European Museum Forum, è gestito dalla European Museum Academy (EMA è una fondazione internazionale creata nel 2009 per diffondere l’eredità scientifica di Kenneth Hudson. ndr).

Oggi i criteri di selezione sono identificati in quegli aspetti di un museo che – più che la qualità delle mostre, della sede espositiva, etc. – contribuiscono più direttamente ad attrarre e soddisfare i visitatori oltre le loro aspettative, ovvero ciò che Kenneth Hudson ha definito “Public Quality” .

Il nome del museo vincitore sarà comunicato solo durante la cerimonia di consegna del Premio, prevista per il 26 aprile 2014 a Glasgow, nella sede del prestigioso Riverside Museum, già vincitore della XVII edizione del Premio.

Maggiori Informazioni:

Per conoscere tutti i membri della giuria del XIX Luigi Micheletti Award clicca qui
Per conoscere la lista dei candidati del XIX Luigi Micheletti Award clicca qui
Per conoscere il programma della cerimonia di premiazione clicca qui

www.luigimichelettiaward.eu

www.europeanmuseumacademy.eu




Convegno Il distretto minerario Riso – Parina. Studi, valorizzazione e sviluppo 22 marzo 2014

Si terrà sabato 22 marzo il Convegno “Il distretto minerario Riso-Parina. Studi, valorizzazione e sviluppo” presso la Sala della Comunità Arcobaleno – Gorno (BG).

Per secoli l’attività mineraria ha caratterizzato le alte vallate bergamasche. In particolare le miniere di piombo e di zinco hanno rappresentato una delle più importanti fonti di lavoro per gli abitanti. Presenti fin dall’epoca preistorica, le miniere erano ben conosciute anche al tempo dei Romani; nei secoli successivi l’attività estrattiva assunse dimensioni industriali con l’arrivo a metà Ottocento di società inglesi, belghe e austriache. Durante la Seconda Guerra Mondiale le miniere passarono in gestione a società italiane a capitale pubblico fino alla loro chiusura nel dicembre 1982.

I ritmi delle giornate delle famiglie di questi luoghi sono stati scanditi dalla presenza dell’attività mineraria che si è integrata nell’altra attività altrettanto secolare rappresentata dall’allevamento di animali e dalla coltivazione della terra.
Il distretto minerario prende il nome della immensa rete di gallerie scavate nel corso degli anni e che si estendono da Riso sul versante Seriano fino alla località Parina sul versante Brembano. Lo sviluppo della coltivazione è di oltre 250 km disposta su 6 diversi livelli.

Il convegno si propone di presentare nuove iniziative e progetti in ambito storico archivistico e imprenditoriale, fra cui la convenzione con lo stato per il deposito e la valorizzazione dell’archivio minerario, una proposta di progetto per una rete degli archivi minerari, lo stato degli studi geologici, la normativa di riferimento ed il programma industriale di ripresa dell’attività mineraria da parte della società australiana Energia Minerals Limited.

Il Convegno “Il distretto minerario Riso-Parina. Studi, valorizzazione e sviluppo”
è promosso e organizzato da:
Comune di Gorno, Comune di Oneta, Comune di Oltre il Colle, Promoserio, Ecomuseo Miniere di Gorno.

Con il patrocinio di:
Provincia di Bergamo, Regione Lombardia, Comunità Montana Valle Seriana, Ordine dei Geologi della Lombardia, Parco delle Orobie Bergamasche.

Con la collaborazione di:
Archivio di Stato di Bergamo, Consorzio Minerario Valle del Riso – Val Parina, Promoserio, ASSOMINERARIA, ANIM, AIPAI, Associazione Minatori Orobici

Per visionare il programma completo del convegno clicca qui

Segreteria
Ecomuseo delle Museo di Gorno (municipio) –
Website www.ecomuseominieredigorno.it/info@ecomuseominieredigorno.it – tel. 035-707145
Fabio Varischetti – fabiovarischetti@alice.it – mobile 338.8613738
Sergio P. Del Bello – spdelbello@yahoo.it – mobile 339.85596959

Presentazione a cura di: Dario Roggerini Coordinatore Ecomuseo Miniere Gorno

 




NOVA Cantieri Creativi – Giornate evento sulle esperienze di rigenerazione creativa 14-15 marzo 2014

Il 14 e 15 marzo, il Comune di Santo Stefano di Magra (SP), alla ex Ceramica Vaccari presenta l’evento NOVA Cantieri Creativi – Spazi Mutanti Spazi Mutati: Giornate evento sulle esperienze di rigenerazione creativa in Europa e in Italia.

La Ceramica Ligure Vaccari, originariamente fabbrica di laterizi, vide il suo sviluppo grazie all’imprenditore genovese Carlo Vaccari che sfruttando l’argilla locale, portò ai massimi livelli la produzione di grès ceramico esportandolo in tutto il mondo. Oggi di quel fiorente opificio restano gli immensi spazi chiusi e coperti e la loro storia, monumento della archeologia industriale italiana. NOVA Cantieri Creativi, con un programma fitto di incontri, distribuito in due giorni, si pone l’obiettivo di traghettare questa area industriale, ormai dismessa, verso nuove prospettive creative.

Col Comune di Santo Stefano di Magra in prima linea (il comune ha già acquistato e ottenuto in comodato gratuito una parte del complesso dalla proprietà privata italiana per realizzarvi una biblioteca ad alta digitalizzazione, l’archivio storico, l’Urban Center e uno spazio per residenze creative e artistiche), pubblico e privato collaboreranno per riportare a nuova vita il complesso industriale attraverso la cultura e la creatività, con evidenti ripercussioni benefiche sull’intero territorio. Questa la formula:

Più di 8.000 mila metri quadri saranno affidati gratuitamente per otto anni attraverso bandi pubblici a soggetti culturali e creativi capaci di portare proposte insediative congruenti con lo spazio, in grado di creare coinvolgimento territoriale e soprattutto di dimostrare la loro sostenibilità da un punto di vista gestionale ed economico.

NOVA Cantieri Creativi “Non è un evento, non è un convegno, non è uno spettacolo, non è una performance, non è un punto di partenza e neanche un punto di arrivo, ma è tutto questo insieme. Il programma prevede, infatti, momenti differenti per pubblici diversi.”

Venerdì 14 marzo, alle ore 14:30 apre l’evento, da lui fortemente voluto, Juri Mazzanti, sindaco di Santo Stefano di Magra. Seguiranno due giorni fitti d’incontri nei quali prenderanno la parola alcuni tra i protagonisti della scena culturale italiana e straniera: momenti di confronto e spunti di riflessione sulla strada da percorrere affinché la ex Ceramica Vaccari si trasformi in fabbrica di creatività.

Raine Heikkinen – Event Coordinator della Cable Factory Kaapeli in Helsinki, il più grande centro di cultura alternativa della Finlandia; Gianluca D’Inca Levis – ideatore e curatore di Dolomiti Contemporanee, progetto che attraverso l’arte riqualifica aree industriali dismesse e non solo; Reinier de Graaf, partner dello Studio OMA di Rotterdam “Società internazionale, leader nel settore, che si occupa di architettura, di urbanistica e di analisi culturale” che realizzerà tra l’altro il nuovo Museo della Fondazione Prada all’interno di alcuni edifici industriali dei primi del Novecento, nuovo spazio per l’arte contemporanea che aprirà a Milano nel 2015; e ancora: Roberto Covolo, coordinatore del progetto Ex Fadda in provincia di Brindisi; Franco Bianchini, Docente di cultural planning alla Leeds Metropolitan University; Raffaella Paita, Assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria; l’architetto Stefano Boeri, dal 2011 al 2013 anche Consigliere Delegato per la Cultura, il design e la moda per il comune di Milano, sono solo alcuni degli ospiti presenti a NOVA Cantieri Creativi.

In parallelo, ad arricchire ulteriormente i due giorni di evento, laboratori didattici, performance e workshop.

Roberto Vecchioni e Dario Vergassola chiuderanno rispettivamente i lavori di venerdì 14 e sabato 15.

Il Festival NOVA Cantieri Creativi è un progetto realizzato per il Comune di Santo Stefano di Magra dalla Fondazione Fitzcarraldo, con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, della Regione Liguria e della Provincia di La Spezia.

 

Per il programma completo visitate il sito internet NOVA Cantieri Creativi

Media Partner Tematici dell’Evento 

ArcheologiaIndustrialeNet  Aipai




The 41st ICOHTEC symposium – 29 luglio / 2 agosto Brasov Romania

Tra il 29 luglio ed il 2 agosto 2014, la città di Brasov in Romania, ospiterà il 41esimo simposio ICOHTEC che avrà per tema Technology in Times of Transition.

Per questa edizione la International Committee for the History of Technology – ICOHTEC si è posta l’obiettivo di esaminare il rapporto esistente tra i grandi cambiamenti strutturali della società e la tecnologia in un quadro multidisciplinare.

Tra i sotto-temi del simposio:
9. New insights into the industrial and cultural heritage

La ICOHTEC è un’associazione globale conosciuta per la sua rivista ICON e simposi annuali ospitati dalle città di tutta Europa. Il programma dei simposi è costituito da parallele sessioni scientifiche, sessioni plenarie, escursioni (molte delle quali presso siti del patrimonio industriale) ed altri eventi di socializzazione. L’approccio della ICOHTEC alla storia della tecnologia è di mentalità aperta, diversificata e multidisciplinare.

Il termine ultimo per fare richiesta di partecipazione rispondendo alla Call For Papers è il 17 febbraio 2014.

Per maggiori informazioni www.icohtec.org/
Per prendere visione della Call For Papers clicca qui 




Mondi Industriali 014 – in mostra alla Fondazione MAST di Bologna

La fondazione MAST di Bologna, giovedì 23 gennaio, inaugura la mostra fotografica “Mondi Industriali 014”, che affronta l’evoluzione dell’industria negli ultimi 150 anni.

L’esposizione, curata da Urs Stahel, nata da una selezione di opere della collezione di fotografia industriale della Fondazione MAST, è suddivisa in cinque sezioni tematiche: il ritratto dei lavoratori, l’immagine del paesaggio industriale, il teatro della produzione industriale, la visibilità rispetto all’invisibilità di oggi e, a concludere l’itinerario, ciò di cui nessun processo produttivo industriale può fare a meno: energia, trasporti e comunicazioni, l’odierno flusso di dati.

In mostra 243 opere di 46 fotografi internazionali di grande notorietà come Margaret Bourke-White, Robert Doisneau, Walker Evans, Harry Gruyaert, Naoya Hatakeyama, Lewis Wickes Hine, William Eugene Smith, Walter Vogel.

“Mondi Industriali 014”, secondo mostra della fondazione, è inserita nel circuito Art City organizzato in occasione dell’evento Arte Fiera – Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea, giunta alla sua 38ᵃ edizione.

Info
Fondazione MAST
Via Speranza 40/42 – 40133 Bologna www.mast.org
La mostra resterà aperta fino a domenica 30 marzo, dal martedì al sabato dalle 10:00 alle 19:00




In mostra The Factory Photographs di David Lynch – immagini di archeologia industriale

Il patrimonio industriale ispira i grandi artisti. The Factory Photographs, progetto fotografico del regista plurinominato agli Oscar David Lynch, raffigura fabbriche e luoghi dell’archeologia industriale. Evocazioni surreali di metamondi immaginari.

The Factory Photographs, curata da Petra Giloy-Hirtz e prima vetrina europea di questo progetto, inaugura il 17 gennaio presso la The Photographers’ Gallery di Londra  “the largest public gallery in London dedicated to photography” , per concludersi il 30 di marzo.

80 Scatti in bianco e nero, realizzati tra il 1980 e il 2000 in vari paesi – Germania, Polonia , New York , New Jersey e Inghilterra – ci restituiscono, attraverso la visione surreale di Lynch fatta di un sovrapporsi di fumi, linee definite e ombre, i luoghi dell’archeologia industriale. Immagini enigmatiche trasalgono la sfera più profonda dell’inconscio turbandolo.

Un libro completamente illustrato “David Lynch: The Factory Photographs”, edito da Prestel , sarà disponibile presso il Bookshop della galleria e online.

Info:
The Photographers’ Gallery, 16 – 18 Ramillies St, London W1F 7LW
Phone +44 (020) 7087 9300
Sito web: www.thephotographersgallery.org.uk e-mail info@tpg.org.uk