Convegno La centrale idrotermoelettrica del Battiferro: un patrimonio da ri-scoprire

Sabato 7 giugno, presso il Liceo Augusto Righi di Bologna si è svolto il convegno “La centrale idrotermoelettrica del Battiferro. Un patrimonio da ri-scoprire”, gettando le basi per la creazione di un Comitato per la Salvaguardia della Centrale del Battiferro.

La Centrale del Battiferro, da oltre 50 anni versa in stato di abbandono potrebbe rifiorire a nuova vita grazie anche allo sforzo di un Comitato creato ad hoc no solo per sensibilizzare l’opinione pubblica, ma anche e soprattutto per promuovere la realizzazione di progetti concreti di riqualificazione del sito.

Sita lungo il canale Navile, importante are di Bologna che ha visto negli anni il fiorire di numerose attività industriale, La centrale del Battiferro lo scorso dicembre è stata messa in vendita dal comune di Bologna, insieme ad altri prestigiosi beni pubblici, con l’obiettivo di appianare il bilancio comunale.
Rischio o opportunità? Dipenderà da come si evolveranno i fatti, ma per non lasciare la questione in balia di pochi decisori, trattandosi di un bene comune di estremo interesse per la storia industriale della città, un gruppo di persone ha deciso di agire.

Il movimento nasce dalla passione di un giovane geografo di adozione bolognese specializzato sul tema dell’archeologia industriale, il dott. Jacopo Ibello, che già dalla fine dello scorso anno si è mosso per scuotere l’opinione pubblica sull’argomento, attività questa che si è concretizzata, come primo step, attraverso l’organizzazione del primo convegno ufficiale sul tema.

L’evento, organizzato dalle associazioni Save Industrial Heritage – l’associazione appunto presieduta dal dott. Ibello – e Amici delle Acque/Bologna Sotterranea, in collaborazione col Liceo Scientifico Augusto Righi (ricordiamo che proprio lo stesso Righi visitò la centrale nel 1901) che ha offerto anche i propri spazi istituzionali, è stato patrocinato dall’Archivio Storico Comunale di Bologna e dall’AIPAI (Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale).

Alla convegno sono intervenuti personalità del mondo accademico, professionisti del settore nonché rappresentanti delle istituzioni pubbliche. A seguire l’elenco dei partecipanti in ordine di presenza:

• Prof. Mauro Borsarini: dirigente scolastico del Liceo Scientifico Augusto Righi.
• Prof. Mario Rinaldi: Presidente Associazione Elettrotecnica Italiana.
• Prof. Paolo Pupillo: Biologo, Docente dell’Università di Bologna e Rappresentante nazionale di Italia Nostra.
• Dott. Jacopo Ibello: Presidente dell’associazione Save Industrial Heritage.
• Massimo Brunelli: Vicepresidente dell’associazione Amici delle Acque-Bologna Sotterranea.
• Prof. Giorgio Dragoni: Docente di Storia della Fisica dell’Università di Bologna.
• Claudio Mazzanti: Consigliere comunale e Presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Bologna.
• Prof. Giampiero Cuppini: Architetto.
• Moderatore: Prof. Elisabetta Golinelli, docente di Scienze del Liceo Righi.

Aperti i lavori con i saluti del prof. Borsarini, il prof. Rinaldi ha tenuto a sottolineare il forte gap che esiste tra l’Italia ed i paesi stranieri in tema di salvaguardai e promozione della cultura tecnica. Un gap che va sicuramente colmato dal quale dipende il benessere sociale ed economico del nostro paese.
Segue l’intervento del prof. Pupillo che ha raccontato alla platea come in realtà nel tempo alcuni progetti di recupero della centrale fossero stati presentati, ma nessuno di questi vide mai la sua realizzazione.
Il dott. Ibello, dopo un inciso sul forte legame che sussiste tra Bologna e la sua attività industriale e manifatturiera, e dopo aver raccontato la storia della Centrale del Battiferro, ha esposto la propria idea per il futuro del sito, ovvero: utilizzare la centrale come un luogo sociale,un luogo dedicato alla cultura attraverso la gestione dello spazio in una formula temporanea, evitando così di dare una destinazione definitiva che potrebbe fossilizzarlo o, ancora peggio, riportarlo al disuso qualora l’operazione non funzionasse.
Massimo Brunelli ha regalato una panoramica sul ruolo del canale Navile e sulle molteplici attività che sorsero lungo le sue sponde, proseguendo poi con una serie di interessanti scatti realizzati all’interno della centrale che ne dimostrano lo stato di degrado. Tali scatti, sottolinea Brunelli, risalgono però ad un anno fa circa, da allora la situazione è notevolmente peggiorata:immense quantità di rifiuti riempiono ogni angolo della centrale.
Il prof. Dragoni è entrato poi nel merito delle occasione perdute, raccontando nel dettaglio come in realtà un’ingente cifra fosse stata già stanziata su un progetto realizzato dall’Università sfruttando i finanziamenti sui fondi del gioco del lotto, soldi questi però mai arrivati. Dragoni confida in una nuova fase per la centrale, immaginando un graduale recupero della struttura di tipo minimalista – ovvero senza la necessità di onerosi e imponenti modifiche strutturali – aprendola così al pubblico e realizzandone poi un centro culturale.
Il prof Cupini ha ricordato comunque i vincoli d’uso e strutturali, oltre a quelli di tipo economico, ai quali in ogni caso chi andrà ad intervenire sul sito dovrà attenersi.
Ha chiuso l’incontro l’architetto Cuppini ricordando la potenzialità dei Fondi europei: creare occasioni di lavoro per poter accedere a questi interessanti e spesso inutilizzati finanziamenti.

Tanti quindi gli spunti su cui riflettere, ma soprattutto tante le volontà che intendono mettersi in gioco affinché la centrale del Battiferro, stimabile esempio di archeologia industriale bolognese, non vada perduta ed acquisisca invece nuovamente un ruolo importante per la cittadinanza.

Archeologiaindustriale.net era presente al convegno e continuerà a seguire la vicenda.




Il Luigi Micheletti Award 2014 va al MUSE – Museo delle Scienze di Trento

Il MUSE – Museo delle Scienze di Trento si aggiudica il Premio Luigi Micheletti 2014, il più prestigioso premio europeo per i musei innovativi nei settori della tecnologia, del lavoro e della storia del XX secolo.

La consegna del XIX Premio Luigi Micheletti 2014, che si è svolta sabato 26 aprile scorso nella splendida cornice del Riverside Museum di Glasgow (Regno Unito), creazione di Zaha Hadid e vincitore dell’edizione 2012 del Premio, ha visto quest’anno la partecipazione di dodici paesi europei – dalla Repubblica Ceca alla Francia, dalla Norvegia alla Spagna.

L’importanza del Premio è stata ribadita dalla qualità dei musei finalisti: il Museo della Tecnica di Praga, con le sue tredici esposizioni permanenti; la Casa delle Montagne di Berchtesgaden, nel sud della Germania, e le sue spettacolari installazioni curate dall’Atelier Brueckner; le due storiche esposizioni fotografiche collocate in altrettanti edifici industriali dismessi dal Centro Nazionale Audiovisivo del Lussemburgo; il Kaap Skil di Texel, in cui l’affascinante storia di un’isola olandese è raccontata anche attraverso gli oggetti portati dal mare e raccolti dagli abitanti; il Museo Norvegese del Petrolio di Stavanger, vincitore del DASA Award, un premio speciale che incoraggia iniziative museali di particolare originalità e che, in questo caso, riconosce l’attenzione prestata alla sicurezza sul lavoro in un contesto tanto estremo quale quello delle piattaforme petrolifere; infine, e primo, il MUSE.

A ritirare il premio un raggiante Michele Lanzinger, direttore del MUSE. Inaugurato nel 2013, il Museo delle Scienze di Trento è stato selezionato dalla giuria dell’European Museum Academy per la sua capacità di unire, entro una cornice archittonica di grande impatto firmata da Renzo Piano, rigore scientifico e coinvolgimento del visitatore. Come recita il Report ufficiale dei giudici, al MUSE :

Tante idee innovative trovano una felice combinazione con approcci museografici più collaudati. L’approccio orientato a un costante dialogo con i visitatori e la popolazione rappresenta un invito per riconoscere e rafforzare la responsabilità sociale per il nostro ambiente naturale.

Sono già aperte le iscrizioni per la XX edizione del Premio Luigi Micheletti 2015. Clicca qui.

Evento:Luigi Micheletti Award 2014
Testo a cura di:René Capovin – Fondazione Luigi Micheletti

 




Attendendo la Consegna del XIX Luigi Micheletti Award

I giochi sono fatti. I giudici di EMA – European Museum Academy – si sono riuniti a Brescia, presso la sede della Fondazione Luigi Micheletti, per decidere il vincitore del XIX Luigi Micheletti Award.

Martedì 25 marzo, 15 tra i maggior esperti e professionisti museali di valore europeo – tra i quali Massimo Negri, Virgil Stefan Nitulescu, Danièle Wagener e Karl Borromeus Murr – si sono incontrati per esaminare le candidature in lizza per l’edizione 2014 del Premio Luigi Micheletti.

Il Premio, giunto alla sua XIX edizione, costituisce un evento di assoluto rilievo nel calendario museale europeo. Nato nel 1996 dall’incontro tra Luigi Micheletti e Kenneth Hudson, pioniere dell’archeologia industriale e tra i principali ispiratori del nuovo ruolo assunto dai musei europei a partire dagli anni Settanta, il Premio Luigi Micheletti è rivolto ai musei di storia contemporanea, musei della tecnica, della scienza e dell’industria che si sono distinti per i propri caratteri innovativi.

Da tre anni a questa parte, il Premio Luigi Micheletti, che sino al 2010 era incluso nel European Museum of the Year Award di competenza del European Museum Forum, è gestito dalla European Museum Academy (EMA è una fondazione internazionale creata nel 2009 per diffondere l’eredità scientifica di Kenneth Hudson. ndr).

Oggi i criteri di selezione sono identificati in quegli aspetti di un museo che – più che la qualità delle mostre, della sede espositiva, etc. – contribuiscono più direttamente ad attrarre e soddisfare i visitatori oltre le loro aspettative, ovvero ciò che Kenneth Hudson ha definito “Public Quality” .

Il nome del museo vincitore sarà comunicato solo durante la cerimonia di consegna del Premio, prevista per il 26 aprile 2014 a Glasgow, nella sede del prestigioso Riverside Museum, già vincitore della XVII edizione del Premio.

Maggiori Informazioni:

Per conoscere tutti i membri della giuria del XIX Luigi Micheletti Award clicca qui
Per conoscere la lista dei candidati del XIX Luigi Micheletti Award clicca qui
Per conoscere il programma della cerimonia di premiazione clicca qui

www.luigimichelettiaward.eu

www.europeanmuseumacademy.eu




Convegno Il distretto minerario Riso – Parina. Studi, valorizzazione e sviluppo 22 marzo 2014

Si terrà sabato 22 marzo il Convegno “Il distretto minerario Riso-Parina. Studi, valorizzazione e sviluppo” presso la Sala della Comunità Arcobaleno – Gorno (BG).

Per secoli l’attività mineraria ha caratterizzato le alte vallate bergamasche. In particolare le miniere di piombo e di zinco hanno rappresentato una delle più importanti fonti di lavoro per gli abitanti. Presenti fin dall’epoca preistorica, le miniere erano ben conosciute anche al tempo dei Romani; nei secoli successivi l’attività estrattiva assunse dimensioni industriali con l’arrivo a metà Ottocento di società inglesi, belghe e austriache. Durante la Seconda Guerra Mondiale le miniere passarono in gestione a società italiane a capitale pubblico fino alla loro chiusura nel dicembre 1982.

I ritmi delle giornate delle famiglie di questi luoghi sono stati scanditi dalla presenza dell’attività mineraria che si è integrata nell’altra attività altrettanto secolare rappresentata dall’allevamento di animali e dalla coltivazione della terra.
Il distretto minerario prende il nome della immensa rete di gallerie scavate nel corso degli anni e che si estendono da Riso sul versante Seriano fino alla località Parina sul versante Brembano. Lo sviluppo della coltivazione è di oltre 250 km disposta su 6 diversi livelli.

Il convegno si propone di presentare nuove iniziative e progetti in ambito storico archivistico e imprenditoriale, fra cui la convenzione con lo stato per il deposito e la valorizzazione dell’archivio minerario, una proposta di progetto per una rete degli archivi minerari, lo stato degli studi geologici, la normativa di riferimento ed il programma industriale di ripresa dell’attività mineraria da parte della società australiana Energia Minerals Limited.

Il Convegno “Il distretto minerario Riso-Parina. Studi, valorizzazione e sviluppo”
è promosso e organizzato da:
Comune di Gorno, Comune di Oneta, Comune di Oltre il Colle, Promoserio, Ecomuseo Miniere di Gorno.

Con il patrocinio di:
Provincia di Bergamo, Regione Lombardia, Comunità Montana Valle Seriana, Ordine dei Geologi della Lombardia, Parco delle Orobie Bergamasche.

Con la collaborazione di:
Archivio di Stato di Bergamo, Consorzio Minerario Valle del Riso – Val Parina, Promoserio, ASSOMINERARIA, ANIM, AIPAI, Associazione Minatori Orobici

Per visionare il programma completo del convegno clicca qui

Segreteria
Ecomuseo delle Museo di Gorno (municipio) –
Website www.ecomuseominieredigorno.it/info@ecomuseominieredigorno.it – tel. 035-707145
Fabio Varischetti – fabiovarischetti@alice.it – mobile 338.8613738
Sergio P. Del Bello – spdelbello@yahoo.it – mobile 339.85596959

Presentazione a cura di: Dario Roggerini Coordinatore Ecomuseo Miniere Gorno

 




NOVA Cantieri Creativi – Giornate evento sulle esperienze di rigenerazione creativa 14-15 marzo 2014

Il 14 e 15 marzo, il Comune di Santo Stefano di Magra (SP), alla ex Ceramica Vaccari presenta l’evento NOVA Cantieri Creativi – Spazi Mutanti Spazi Mutati: Giornate evento sulle esperienze di rigenerazione creativa in Europa e in Italia.

La Ceramica Ligure Vaccari, originariamente fabbrica di laterizi, vide il suo sviluppo grazie all’imprenditore genovese Carlo Vaccari che sfruttando l’argilla locale, portò ai massimi livelli la produzione di grès ceramico esportandolo in tutto il mondo. Oggi di quel fiorente opificio restano gli immensi spazi chiusi e coperti e la loro storia, monumento della archeologia industriale italiana. NOVA Cantieri Creativi, con un programma fitto di incontri, distribuito in due giorni, si pone l’obiettivo di traghettare questa area industriale, ormai dismessa, verso nuove prospettive creative.

Col Comune di Santo Stefano di Magra in prima linea (il comune ha già acquistato e ottenuto in comodato gratuito una parte del complesso dalla proprietà privata italiana per realizzarvi una biblioteca ad alta digitalizzazione, l’archivio storico, l’Urban Center e uno spazio per residenze creative e artistiche), pubblico e privato collaboreranno per riportare a nuova vita il complesso industriale attraverso la cultura e la creatività, con evidenti ripercussioni benefiche sull’intero territorio. Questa la formula:

Più di 8.000 mila metri quadri saranno affidati gratuitamente per otto anni attraverso bandi pubblici a soggetti culturali e creativi capaci di portare proposte insediative congruenti con lo spazio, in grado di creare coinvolgimento territoriale e soprattutto di dimostrare la loro sostenibilità da un punto di vista gestionale ed economico.

NOVA Cantieri Creativi “Non è un evento, non è un convegno, non è uno spettacolo, non è una performance, non è un punto di partenza e neanche un punto di arrivo, ma è tutto questo insieme. Il programma prevede, infatti, momenti differenti per pubblici diversi.”

Venerdì 14 marzo, alle ore 14:30 apre l’evento, da lui fortemente voluto, Juri Mazzanti, sindaco di Santo Stefano di Magra. Seguiranno due giorni fitti d’incontri nei quali prenderanno la parola alcuni tra i protagonisti della scena culturale italiana e straniera: momenti di confronto e spunti di riflessione sulla strada da percorrere affinché la ex Ceramica Vaccari si trasformi in fabbrica di creatività.

Raine Heikkinen – Event Coordinator della Cable Factory Kaapeli in Helsinki, il più grande centro di cultura alternativa della Finlandia; Gianluca D’Inca Levis – ideatore e curatore di Dolomiti Contemporanee, progetto che attraverso l’arte riqualifica aree industriali dismesse e non solo; Reinier de Graaf, partner dello Studio OMA di Rotterdam “Società internazionale, leader nel settore, che si occupa di architettura, di urbanistica e di analisi culturale” che realizzerà tra l’altro il nuovo Museo della Fondazione Prada all’interno di alcuni edifici industriali dei primi del Novecento, nuovo spazio per l’arte contemporanea che aprirà a Milano nel 2015; e ancora: Roberto Covolo, coordinatore del progetto Ex Fadda in provincia di Brindisi; Franco Bianchini, Docente di cultural planning alla Leeds Metropolitan University; Raffaella Paita, Assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria; l’architetto Stefano Boeri, dal 2011 al 2013 anche Consigliere Delegato per la Cultura, il design e la moda per il comune di Milano, sono solo alcuni degli ospiti presenti a NOVA Cantieri Creativi.

In parallelo, ad arricchire ulteriormente i due giorni di evento, laboratori didattici, performance e workshop.

Roberto Vecchioni e Dario Vergassola chiuderanno rispettivamente i lavori di venerdì 14 e sabato 15.

Il Festival NOVA Cantieri Creativi è un progetto realizzato per il Comune di Santo Stefano di Magra dalla Fondazione Fitzcarraldo, con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, della Regione Liguria e della Provincia di La Spezia.

 

Per il programma completo visitate il sito internet NOVA Cantieri Creativi

Media Partner Tematici dell’Evento 

ArcheologiaIndustrialeNet  Aipai




The 41st ICOHTEC symposium – 29 luglio / 2 agosto Brasov Romania

Tra il 29 luglio ed il 2 agosto 2014, la città di Brasov in Romania, ospiterà il 41esimo simposio ICOHTEC che avrà per tema Technology in Times of Transition.

Per questa edizione la International Committee for the History of Technology – ICOHTEC si è posta l’obiettivo di esaminare il rapporto esistente tra i grandi cambiamenti strutturali della società e la tecnologia in un quadro multidisciplinare.

Tra i sotto-temi del simposio:
9. New insights into the industrial and cultural heritage

La ICOHTEC è un’associazione globale conosciuta per la sua rivista ICON e simposi annuali ospitati dalle città di tutta Europa. Il programma dei simposi è costituito da parallele sessioni scientifiche, sessioni plenarie, escursioni (molte delle quali presso siti del patrimonio industriale) ed altri eventi di socializzazione. L’approccio della ICOHTEC alla storia della tecnologia è di mentalità aperta, diversificata e multidisciplinare.

Il termine ultimo per fare richiesta di partecipazione rispondendo alla Call For Papers è il 17 febbraio 2014.

Per maggiori informazioni www.icohtec.org/
Per prendere visione della Call For Papers clicca qui 




Mondi Industriali 014 – in mostra alla Fondazione MAST di Bologna

La fondazione MAST di Bologna, giovedì 23 gennaio, inaugura la mostra fotografica “Mondi Industriali 014”, che affronta l’evoluzione dell’industria negli ultimi 150 anni.

L’esposizione, curata da Urs Stahel, nata da una selezione di opere della collezione di fotografia industriale della Fondazione MAST, è suddivisa in cinque sezioni tematiche: il ritratto dei lavoratori, l’immagine del paesaggio industriale, il teatro della produzione industriale, la visibilità rispetto all’invisibilità di oggi e, a concludere l’itinerario, ciò di cui nessun processo produttivo industriale può fare a meno: energia, trasporti e comunicazioni, l’odierno flusso di dati.

In mostra 243 opere di 46 fotografi internazionali di grande notorietà come Margaret Bourke-White, Robert Doisneau, Walker Evans, Harry Gruyaert, Naoya Hatakeyama, Lewis Wickes Hine, William Eugene Smith, Walter Vogel.

“Mondi Industriali 014”, secondo mostra della fondazione, è inserita nel circuito Art City organizzato in occasione dell’evento Arte Fiera – Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea, giunta alla sua 38ᵃ edizione.

Info
Fondazione MAST
Via Speranza 40/42 – 40133 Bologna www.mast.org
La mostra resterà aperta fino a domenica 30 marzo, dal martedì al sabato dalle 10:00 alle 19:00




In mostra The Factory Photographs di David Lynch – immagini di archeologia industriale

Il patrimonio industriale ispira i grandi artisti. The Factory Photographs, progetto fotografico del regista plurinominato agli Oscar David Lynch, raffigura fabbriche e luoghi dell’archeologia industriale. Evocazioni surreali di metamondi immaginari.

The Factory Photographs, curata da Petra Giloy-Hirtz e prima vetrina europea di questo progetto, inaugura il 17 gennaio presso la The Photographers’ Gallery di Londra  “the largest public gallery in London dedicated to photography” , per concludersi il 30 di marzo.

80 Scatti in bianco e nero, realizzati tra il 1980 e il 2000 in vari paesi – Germania, Polonia , New York , New Jersey e Inghilterra – ci restituiscono, attraverso la visione surreale di Lynch fatta di un sovrapporsi di fumi, linee definite e ombre, i luoghi dell’archeologia industriale. Immagini enigmatiche trasalgono la sfera più profonda dell’inconscio turbandolo.

Un libro completamente illustrato “David Lynch: The Factory Photographs”, edito da Prestel , sarà disponibile presso il Bookshop della galleria e online.

Info:
The Photographers’ Gallery, 16 – 18 Ramillies St, London W1F 7LW
Phone +44 (020) 7087 9300
Sito web: www.thephotographersgallery.org.uk e-mail info@tpg.org.uk




Riapre il Civico Museo della Seta Abegg di Garlate

Il Civico Museo della Seta Abegg di Garlate, il primo museo di Archeologia Industriale dedicato al settore della seta, riapre sabato 30 novembre 2013 dopo una complessa opera di restituzione e recupero.

L’evento coincide coi 60 anni dell’istituzione. Realizzato per volontà della società svizzera Abegg, proprietaria dall’Ottocento dei Setifici Abegg, sull’idea di Carlo Job, loro direttore generale per l’Italia, di costituire un Museo Tecnico Scientifico con la storia dell’industria serica. Carlo Arter Abegg lo inaugurò il 28 novembre 1953 e lo donò successivamente al Comune di Garlate nel 1976.

Il museo, collocato nella filanda bicentenaria, si presenta oggi con ambienti e percorsi completamente rinnovati, con l’auspicio che diventi presto uno stimolante polo di attrazione culturale per visitatori di ogni provenienza.

Per visionare il programma dell’inaugurazione clicca qui

Per info:
Civico Museo della Seta Abegg di Garlate via Statale, 490 23852 Garlate, Lecco, Italia
tel +39 331 996 08 90, web site www.museosetagarlate.it, e-mail info@museosetagarlate.it

Archeologia Industriale




Mostra. Ritratto di quartiere: dallo stabilimento Birra Peroni al MACRO

“Ritratto di quartiere. Dallo stabilimento Birra Peroni al Macro”  è la mostra fotografica a cura dell’Archivio Storico e Museo Birra Peroni presente al MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma, sino all’8 dicembre – XII edizione del Festival Internazionale della Fotografia.

Birra Peroni espone una selezione di foto provenienti dal suo Archivio Storico,  in un’apposita sezione del festival dal titolo “Ritratto di quartiere. Dallo stabilimento Birra Peroni al Macro”.  La mostra ripercorre visivamente la storia della struttura industriale che ospita il MACRO, con immagini d’epoca affiancate da foto donate da esercenti storici ed abitanti del quartiere.

L’intero quartiere ed ex area industriale, oggi riqualificato dalla presenza di un luogo cosmopolita di interazione culturale come il MACRO, porta i segni e la memoria di un forte legame con Birra Peroni, che dal 1901 ai primi anni Settanta ha avuto lì il suo quartier generale. Andando oltre quel luogo, la mostra racconta il rapporto storico che Birra Peroni ha con il territorio romano, in cui opera dal lontano 1864.

La mostra è dunque un’occasione per ricordare la storia, le origini e la tradizione di Birra Peroni a Roma. Una Roma ‘sparita’, la cui vacatio – riprendendo il tema della XII edizione del Festival Internazionale della Fotografia che ospita la Mostra – è stata colmata da nuovi punti di riferimento ma i cui luoghi portano ancora il ricordo dei cavalli, dei carri e del profumo delle cotte di birra.

L’ingresso alla mostra di Birra Peroni è gratuito negli orari di apertura del MACRO

Archeologia Industriale




Presentazione del libro Schio. Archeologia Industriale

Sassi Editore srl, in collaborazione col Comune di Schio e Banca Alto Vicentino  presenta  il volume “Schio. Archeologia Industriale”, di Bernardetta Ricatti, Dino Sassi, e Luca Sassi.

Schio. Archeologia Industriale” è il racconto attraverso testi ed immagini inedite della storia di Schio, città della lana, e del suo patrimonio di archeologia industriale.

La presentazione si svolgerà il giorno 30 novembre 2013 alle ore 18.00 presso il Lanificio Conte (Piazza Alvise Conte) di Schio (VI). Saranno presenti gli autori del volume e un ospite d’eccezione, Vittorio Mincato, che racconterà a margine la storia della Lanerossi di Schio dal 1957 al 1987.
Modererà la serata Antonio di Lorenzo, redattore del capo del Giornale di Vicenza.

Per info:
Sassi Editore Srl, Viale Roma 122/b 36015 Schio (Vi) , Italy
tel +39 0445 539051, fax +39 0445 539051, cell. +39 349 5006889, e-mail: info@sassieditore.it