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Da Ivrea parte la Prima conferenza internazionale sul turismo industriale

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Si è tenuta ieri, venerdì 2 dicembre 2022, la Prima conferenza internazionale sul turismo industriale. La location scelta per l’evento non poteva essere più significativa: Ivrea, la città ideale della rivoluzione industriale del Novecento e dal 2018 sito Unesco, e più propriamente l’Officina H che vediamo qui nell’immagine scattata dal fotografo di architettura Gianluca Giordano (alcuni eccellenti scatti dell’artista che riprendono la città industriale di Adriano Olivetti).

Ivrea - Officina H. ph Gianluca Giordano

Ivrea – Officina H. ph Gianluca Giordano

Da Ivrea il turismo industriale affascina e conquista

Sala gremita di ospiti quella della Prima conferenza internazionale sul turismo industriale (come è possibile vedere dal video Rai dell’evento) organizzata da Federturismo, Confindustria Canavese e il Gruppo Turismo – Cultura – Sport. E del resto non poteva essere diversamente, considerando il lento ma sempre crescente interesse verso il patrimonio industriale che si sta diffondendo anche nel nostro Paese, e in considerazione anche del programma fitto di ospiti (Programma Prima conferenza nazionale sul turismo industriale – Ivrea 2 dicembre 2022) che ha visto anche sul palco il Ministro del Turismo Daniela Santanchè

“La cultura industriale, che stiamo imparando a riscoprire, ci consente di toccare con mano, in prima persona, il tessuto stesso di cui è fatta la storia della nostra nazione; costituisce la nostra stessa identità, cosa l’Italia sa fare e cosa ci ha resi ciò che siamo. Grazie al turismo industriale si mantiene vivo il legame tra giovani e territorio, attraverso le realtà industriali che hanno costituito e costituiscono il cuore pulsante dell’economia italiana, il motore del Pil, lo strumento essenziale che ha permesso di creare e rendere grande nel mondo il marchio del “Made in Italy”. Made in Italy che si valorizza anche tramite l’apertura di musei industriali di brand storici che favoriscono il racconto della nostra Nazione attraverso un turismo mirato che rimette al centro la storia del secondo paese manifatturiero più grande d’Europa”, afferma il Ministro Santanchè come riporta il comunicato ufficiale di Federturismo Confindustria.

Alla riscoperta dei territori attraverso il patrimonio industriale

“La forza evocativa dei grandi brand industriali italiani è innegabile, si lega alla storia dell’Italia e al nostro ‘saper fare’ – afferma Marina Lalli, Presidente di Federturismo Confindustria -. Sono molte le imprese che hanno belle storie da raccontare e noi nella narrazione siamo voluti partire proprio dalla città industriale di Ivrea: un grande progetto che rispondeva alle trasformazioni industriali e sociali in atto e che ha saputo dimostrare come industria, tecnologia, bellezza e necessità delle persone possano convivere perfettamente. La visita alle fabbriche dismesse, agli archivi aziendali, ai musei e agli impianti industriali ancora attivi porta il turista a conoscere il territorio da un’altra angolazione e ad apprezzarlo per le produzioni e i vecchi stabilimenti che lo caratterizzano. E’ importante che le imprese raccontino le loro origini e la loro storia per trasmettere anche alle nuove generazioni la cultura d’impresa e i suoi valori”.

“Confindustria Canavese è convinta che riuscire a valorizzare la propria storia può servire non soltanto ad attrarre i turisti, ma indirettamente può anche permettere di attrarre capitali e investimenti, creare opportunità di business e promuovere l’insediamento di nuovi abitanti e nuove comunità – dichiara Gaetano di Tondo, Presidente del Gruppo Turismo, Cultura e Sport di Confindustria Canavese -. Mettere in risalto le produzioni e le aziende del territorio attraverso lo sviluppo di azioni di turismo industriale non è soltanto importante per conoscere la storia economica di un’area e sviluppare le specifiche attività turistiche, ma può risultare anche estremamente importante per le stesse imprese produttive e di servizi che in tali territori operano. Tale forma di turismo può rappresentare, cioè, un elemento distintivo, uno strumento per creare empatia con propri importanti clienti, fornitori o referenti di rilievo, per fare comprendere quanto sia bello, unico, attrattivo e interessante il luogo in cui esse hanno sede, così come sono belli, unici, attrattivi e interessanti i propri prodotti o servizi”.

Simona Politini

Simona Politini, laureata con lode in Conservazione dei Beni Culturali, indirizzo storico-artistico, presso l’Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli ed esperta in Archeologia Industriale è l'ideatrice e responsabile del progetto Archeologiaindustriale.net. Simona è giornalista e Seo Content Manager per diverse testate online, tra queste Forbes.it

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