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Il Museo della Geotermia di Larderello e l’energia rinnovabile in Toscana

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Il Museo della Geotermia di Larderello, nel Comune di Pomarance in provincia di Pisa, racconta una storia unica al mondo che dalle terme etrusco romane ci proietta in un presente all’insegna dell’energia rinnovabile.

 

Larderello e la Geotermia

Già nel 270 a.C., lo scrittore greco Licofrone racconta dell’esistenza di acque calde dalle proprietà medicamentose in Etruria (nel 1626 Filippo Cluverio, considerato il fondatore della geografia storica, identifica il fiume Lynceus citato da Licofrone, come l’attuale fiume Cornia)
E probabile che lo stesso Dante Alighieri abbia immaginato l’Inferno dopo aver visitato questi luoghi, ricchi di laghi bollenti e fumarole. Non è un caso che la valle di Larderello veniva chiamata la Valle del Diavolo.

Il Museo della Geotermia di Larderello

Il Nuovo Museo della Geotermia di Larderello, inaugurato da Enel Green Power nell’ottobre del 2013, presenta un percorso museale interattivo che, attraverso dieci sale con una voce narrante, conduce il visitatore alla scoperta della geotermia dalle terme etrusco romane allo sfruttamento della risorsa per usi chimici con l’estrazione del boro e il primo “paese fabbrica” in Italia, per poi arrivare al De Larderel e al suo brevetto della calotta che consentiva di utilizzare il calore del vapore per gli usi industriali. Procedendo lungo le sale si arriva alle prime perforazioni per l’estrazione del fluido geotermico e alla loro evoluzione nel tempo; bellissima la “parentesi” con un viaggio al centro della terra che, attraverso un video 3D, proietta il visitatore nei serbatoi geotermici laddove tutto comincia. Il Principe Ginori Conti e la scoperta dell’utilizzo elettrico della geotermia, con l’accensione della prima lampadina nel 1904, a cui nel 1913 segue l’entrata in esercizio della prima centrale geotermica completano il cammino geotermico che nelle ultime sale del museo offre anche l’opportunità di approfondire e conoscere nel dettaglio le tecnologie e le attrezzature meccaniche utilizzate, nonché di avere una panoramica della geotermia nella sala dei plastici.

All’esterno della struttura un’area turistica attrezzata dà modo ai turisti di sostare per un picnic o per una foto ricordo con il “lagone” del 1827 alle spalle e il tipico paesaggio geotermico sullo sfondo.

La Geotermia ed i suoi segni sul territorio

Oltre che con il percorso museale, i segni rinnovabili della geotermia sono ben visibili all’esterno con gli argentei vapordotti inseriti nel contesto paesaggistico, il villaggio Enel Green Power e le Officine di Larderello, le 33 centrali geotermiche con le caratteristiche torri di raffreddamento dislocate tra le province di Pisa, Siena e Grosseto, i pozzi di perforazione, i numerosi siti di manifestazioni naturali, i percorsi naturalistici, i sentieri geotermici, il Parco delle Biancane a Monterotondo Marittimo (Gr) e molti altri luoghi che raccontano la Toscana geotermica: tessere di un grande mosaico che, attraverso molteplici suggestioni, consentono al visitatore di rendersi conto della storia ma anche di un presente sostenibile grazie all’opera dell’uomo che ha saputo utilizzare la risorsa senza depauperarla e anzi portando valore e sviluppo economico, energetico, sociale e culturale al territorio e alle comunità che ivi risiedono.

La geotermia è anche delizia del palato perché vi è un indotto agricolo ed enogastronomico che utilizza il vapore geotermico per la produzione: dalle serre di basilico ai caseifici, dai salumifici agli allevamenti di cinta senese fino alla produzione di birra con un processo a fermentazione naturale e totalmente rinnovabile, la geotermia è anche food & wine, cibo e salute, in un percorso valorizzato anche dalla presenza della Comunità del cibo ad Energie rinnovabili del Cosvig (Consorzio Sviluppo Aree Geotermiche).

La geotermia soddisfa il 26,5% del fabbisogno energetico della Toscana e fornisce calore utile a riscaldare circa 9.000 utenze (in costante crescita perché sono in fase di realizzazione teleriscaldamenti in varie aree geotermiche) nonché 25 ettari di serre, caseifici e ad alimentare una importante filiera agricola, gastronomica e turistica.

Informazioni:
Museo della Geotermia
Piazza Leopolda 1 | Localita’ Larderello, 56045 Pomarance (PI)
Tel.+ 39 0588 67724
La struttura è aperta sette giorni su sette ed è visitabile gratuitamente.

Sito archeologico industriale:Museo della Geotermia di Larderello
Settore industriale: Industria dell’energia
Luogo: Aree geotermiche della Toscana (Larderello, Radicondoli, Lago Boracifero, Piancastagnaio sedi di Area Geotermica che ricadono sui Comuni di Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Radicondoli, Chiusdino, Monterotondo Marittimo, Monteverdi Marittimo, Piancastagnaio, Santa Fiora, Arcidosso)
Proprietà e Gestione: www.enelgreenpower.com
Testo a cura di: Enel Relazioni con i Media Toscana
Crediti Fotografici: Fabio Sartori ed Archivio Storico Enel di Napoli