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La Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA a Fabriano “città della carta”

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La Fondazione G. Fedrigoni, Istituto Europeo di Storia della Carta e delle Scienze Cartarie (ISTOCARTA), nasce l’8 marzo 2011 a Fabriano – “città della carta” per antonomasia.

 

Ente non-profit che contribuisce alla promozione degli studi di storia della carta e delle discipline connesse, ed allo sviluppo e divulgazione delle scienze cartarie, fortemente voluta dalla fondatrice Fedrigoni SpA – cartiera veronese che nel 2002 ha acquisito le Cartiere Miliani Fabriano, la Fondazione G. Fedrigoni gestisce l’importante patrimonio archivistico, librario e scientifico e tecnologico ereditato dalle storiche cartiere fabrianesi.

La tradizione cartaria della “città della carta” affonda le sue solide radici già dal sec. XIII. Una tradizione plurisecolare che subisce un’importante trasformazione alla fine del 1700. Nel 1782, infatti, nasce, grazie a Pietro Miliani, l’omonima Cartiera che in breve tempo assorbe parte degli opifici concorrenti e raggiunge un alto grado di efficienza degli impianti e di sviluppo commerciale, dovuto soprattutto alle capacità imprenditoriali del titolare, il quale con sicurezza e tenacia punta al miglioramento qualitativo del prodotto, affrontando ingenti spese per rinnovare l’attrezzatura degli opifici, fino a produrre carta tanto pregiata da essere apprezzata da famosi tipografi ed incisori tra i quali Bodoni, Rosaspina, Morghen, ecc. A Pietro succedono il nipote Giuseppe e il pronipote Giambattista che proseguono lo sforzo di acquisizione delle cartiere concorrenti e la meccanizzazione della produzione, oltre allo sviluppo qualitativo della lavorazione a mano delle carte pregiate e carte valori.

La Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA ha sede nel maestoso complesso storico delle Cartiere Miliani che presenta un impianto planimetrico a “C” tipico dell’industria cartaria del XVIII secolo (già idealmente rappresentata nell’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert del 1751) con un corpo longitudinale principale e due ali trasversali poste agli esterni, ed un ulteriore elemento longitudinale che collega le due ali trasversali, fungendo da ingresso, che fa assumere al complesso una forma chiusa, a corte. Un caso singolare in quanto si tratta di un edificio nato appositamente per ospitare un’attività produttiva evoluta, moderna, distante dal, più frequente (in questo campo), riuso di una struttura esistente o dall’uso di una forma architettonica non specifica per questo tipo di attività (v. Archeologia Industriale nelle Marche. L’Architettura a cura di Alessia monti e Paolo Brugè, p. 67). Un’architettura monumentale che rimanda all’epoca rinascimentale e barocca caratterizzata da una perfetta simmetria degli elementi, che oggi – utilizzata solo in parte – ospita alcuni uffici della Fedrigoni SpA, lo splendido l’Archivio Storico con i suoi trecento metri lineari di documenti datati a partire dal 1782 (data di fondazione delle Cartiere Miliani) ed annessa “biblioteca” specializzata in ambito cartario, e gli oltre “duemila metri quadrati” di strumenti per la fabbricazione della carta a mano e a macchina.

L’Archivio delle Cartiere Miliani

L’Archivio delle Cartiere Miliani è il primo Archivio d’Impresa dichiarato di «notevole interesse storico» in Italia, con provvedimento vincolistico emesso il 20 luglio 1964 dal Professor Emerito della Sapienza di Roma, Elio Lodolini, allora Soprintendente Archivistico per le Marche. Le fonti documentarie inventariate ed ordinate in serie e fondi, risalgono alla fondazione delle Cartiere Miliani nella seconda metà del sec. XVIII, e ne illuminano l’attività tecnica ed economica, i problemi seriali relativi ai lavoratori ivi occupati, i rapporti con esponenti del mondo delle lettere, delle arti e della politica, le relazioni commerciali di rilievo internazionale (v. L’Archivio Storico delle Cartiere Miliani di Fabriani di Valeria Cavalcoli, Fabriano 2014, P. 17. Rist. an. edita dalla Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA): i copialettere dal 1783, documentano l’antica corrispondenza tra Pietro Miliani e la fittissima rete commerciale estesa in tutto il mondo. Tra la clientela emergono nomi importanti di personalità ed istituzioni pubbliche e private. Da Antonio Canova, Giambattista Bodoni (tipografo), Francesco Rosaspina (incisore), i fratelli Filippo e Giorgio Harckert, le famiglie nobiliari Leopardi, Torlonia, Colonna, Mastai Ferretti, a vari Istituti di Credito (Banca d’Italia, Monte dei Paschi, Banca Commerciale Italiana), note aziende del Made in Italy (FIAT, Pirelli, Fernet Branca, Borsalino, Mont Blanc, ecc.). Di rilevante importanza sono la fototeca con più di 1.287 fotografie, recentemente digitalizzate, testimonianza del patrimonio archeologico industriale, architettonico, paesaggistico e degli aspetti identitari della società e della cultura cartaria dal 1871, e la raccolta di filigrane realizzata nel 1946 dal consigliere delegato delle Cartiere Miliani, Luigi Tosti duca di Valminuta, ricca di oltre 1.500 esemplari.

Il patrimonio industriale cartario della Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA

Un ricco patrimonio archivistico, le cui fonti documentarie hanno fornito e forniscono tutt’ora un valido contributo per gli studi di storia della carta e delle scienze e delle tecniche cartarie, tanto più se affiancate da un patrimonio archeologico, scientifico e tecnologico di inestimabile valore, rappresentato da macchinari e strumenti indispensabile ai fine della fabbricazione della carta: un impianto di pile idrauliche a magli multipli risalente alla fine del 1700 – necessario alla pestatura degli stracci (da cui si ricavava la poltiglia per l’impasto) ed attivo fino alla metà del Novecento – era azionato dall’energia idrica fornita da corsi d’acqua adiacenti alla Cartiera; 2.300 forme (vergate e veline), per la produzione della carta a mano, tutte filigranate; 793 tele metalliche cilindriche per la produzione della carta a macchina in tondo, di un metro di diametro e circa due metri di larghezza, anch’esse con pregiatissime filigrane, destinate a rivestire il tamburo creatore; e vari strumenti annessi alla realizzazione di forme e tele, come gli oltre n. 3.000 punzoni in legno, bronzo e rame necessari per imprimere la filigrana in chiaro-scuro sulla tela (velina).

Le 2.300 forme, datate dalla prima metà dell’Ottocento, sono ognuna differente dall’altra. Ogni forma riporta sulla superfice della tela una filigrana, “segno” o “marca” realizzata con filo metallico di argentana, rame o bronzo modellato a mano, cucita manualmente o saldata a stagno (filigrana in chiaro); oppure impressa sulla tela attraverso un punzone (filigrana in chiaro, in scuro o in chiaro-scuro). Le filigrane realizzate con filo metallico, sono veri capolavori di oreficeria (ritratti di papi, principi, principesse come Francesco Giuseppe I ed Elisabetta d’Austria, Papa Pio IX) e quelle in chiaro-scuro (filigrana artistica), modellano la tela metallica della forma riproducendo ritratti di personaggi famosi della storia italiana ed internazionale o particolari di opere d’arte (Ludwig van Beethoven, Dante Alighieri, Giacomo Leopardi, “L’Adorazione dei Magi” del Gentile da Fabriano, “La Madonna della Seggiola” di Raffaello Sanzio, ecc.).

La mole e l’importanza del patrimonio archivistico, librario e scientifico e tecnologico cui è dotata la Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA, la rendono, nel suo genere e per i suoi scopi, un’istituzione unica in Italia, grazie alla fondatrice Fedrigoni S.p.A. che ha deciso di offrire un ampio sostegno alla cultura, alla ricerca scientifica e tecnica, alla tutela e valorizzazione di questo patrimonio, fonte di ricchezza e sviluppo intellettuale, sociale ed economico.

La Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA è nella Rete di Archivi d’Impresa, progetto della Direzione Generale per gli Archivi e collabora allo sviluppo di temi e percorsi del Portale del Sistema Archivistico Nazionale (SAN) e del Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche (SIUSA). È tra i soci di Museimpresa, l’associazione italiana dei musei e degli archivi d’impresa, promossa da Assolombarda e Confindustria.

Sito archeologico industriale: Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA
Settore industriale: Industria cartaria
Luogo: Viale Pietro Miliani 31/33 60044 Fabriano (AN) – Marche – ITALY
Proprietà e Gestione: La Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA è stata fondata dalla Fedrigoni SpA www.istocarta.it
Testo a cura di: Ufficio Comunicazione Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA
Immagini: Le immagini pubblicate sono coperte da Copyright. © Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA

Simona Politini

Simona Politini, laureata con lode in Conservazione dei Beni Culturali, indirizzo storico-artistico, presso l’Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli ed esperta in Archeologia Industriale è l'ideatrice e responsabile del progetto Archeologiaindustriale.net. Simona è giornalista e Seo Content Manager per diverse testate online, tra queste Forbes.it

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