Musil Brescia – Sistema Museale dell’Industria e del Lavoro di Brescia: il nuovo progetto della sede centrale museale sarà presentato sabato 10 giugno ore 10:00 nel Salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia a Brescia.
All’incontro saranno presenti il Sindaco di Brescia Emilio Del Bono, la Giunta comunale, Massimo Negri, responsabile della progettazione museologica e museografica della nuova sede centrale del Musil e Klaus Schuwerk, progettista dell’opera.
Il Musil di Brescia
il Musil di Brescia è frutto di una lunga elaborazione e della raccolta di un’ ampia collezione di reperti integrata da una ricca varietà di fonti documentarie (archivi, libri e riviste, manifesti, fotografie, filmati).
L’asse portante e l’obiettivo principale del Musil è la conoscenza, divulgazione, studio dell’industrializzazione e delle trasformazioni storiche prodotte dalla sua diffusione e generalizzazione, trovando nel territorio bresciano un caso esemplare, di rilievo nazionale e europeo.
Musil di Brescia: presentazione della nuova sede centrale
La sede centrale del Musil, collocata nel sito e in una parte delle strutture che ospitarono la più grande fabbrica di Brescia agli inizi del Novecento, si inserisce in un sistema già pienamente funzionante, e unico nel suo genere in Italia, che comprende il Museo dell’energia idroelettrica di Cedegolo, il magazzino visitabile e museo del cinema di Rodengo Saiano, il Museo del ferro nel quartiere di San Bartolomeo.
La sede centrale del Musil di Brescia si propone come un progetto aperto ai contributi dei diversi soggetti interessati a questo nuovo spazio di conoscenza, educazione e animazione culturale al servizio della città e del suo territorio: ne verranno quindi illustrate le funzioni e la struttura anche in relazione al progetto generale di rigenerazione urbana in cui questa iniziativa viene a collocarsi.
Saranno presentati inoltre i temi, le diversi tipologie di reperti e di documenti come pure le molteplici forme di comunicazione che animeranno le sale del museo dove si incontreranno diversi linguaggi nello spirito della sua architettura contemporanea dove coesistono nuove forme accanto ai capannoni storici della ex-Tempini.
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