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Una casa per tutti. I villaggi operai dal Nord Europa al Piemonte – in mostra a Torino

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Una casa per tutti. I villaggi operai dal Nord Europa al Piemonte, una mostra a Palazzo Lascaris a Torino fino al 23 giugno.

Giovedì 11 maggio alle 11.30 a Palazzo Lascaris (via Alfieri 15 a Torino), verrà inaugurata la mostra “Una casa per tutti. I villaggi operai dal Nord Europa al Piemonte”, la mostra è promossa dal Consiglio regionale del Piemonte e realizzata da Carla F. Gutermann e dall’Associazione Culturale Kòres.

Dalla seconda metà dell’Ottocento, con l’espandersi delle nuove realtà industriali, l’esigenza di fornire una casa (vicino alla fabbrica) ai lavoratori inizia ad assumere un significato importante. I villaggi operai incominciano a sorgere in molte regioni del nord Europa dall’Inghilterra alla Germania, alla Francia (Saltaire, Noisel, Krupp) per poi diffondersi anche nell’Italia settentrionale ( Crespi d’Adda, Schio, Leumann) e, in particolare, in Piemonte.

Alla fine del XIX secolo Torino esce dalla sua crisi di identità dopo aver perso il ruolo di capitale d’Italia e si re-inventa come modello di sviluppo industriale. Tra i nuovi imprenditori sono soprattutto quelli che operano nel campo del tessile (Abegg, Du Pont, Gütermann, Leumann, Crumière, per citarne alcuni) a portare in Piemonte una diversa cultura imprenditoriale e un nuovo approccio nei rapporti tra proprietà e lavoratori. Costruire un gruppo di case per gli operai e gli impiegati della fabbrica con i servizi essenziali in comune (la scuola, la chiesa, il lavatoio) diventa un’esigenza che molti imprenditori illuminati realizzano nelle vicinanze dei loro stabilimenti.

Un’intera sezione della mostra è dedicata alla Borgata Leumann di Collegno, realizzata alle porte di Torino tra il 1875 e il 1907 dall’ingegnere-igienista Fenoglio, per gli operai del vicino cotonificio dello svizzero Napoleone Leumann. Oltre alle immagini d’epoca del villaggio saranno esposti anche alcuni oggetti legati alla sua storia.

In Piemonte altri grandi esempi di villaggi operai sono stati realizzati tra ‘800 e inizio ‘900 a Torino (Villaggio Snia), a Ivrea (Borgo Olivetti), a Perosa Argentina (Villaggio Gütermann), a Villar Perosa (Villaggio operaio della RIV SKF), il villaggio operaio della Manifattura di Cuorgnè, il villaggio Wild&Abegg a Borgone di Susa, il villaggio operaio dei Fratelli Bosio a Sant’Ambrogio, e nelle valli di Lanzo il piccolo agglomerato urbano dei tedeschi Remmert. In Italia altri gruppi di case operaie dello stesso genere vennero realizzati a Schio (Vicenza) e a Crespi d’Adda (Bergamo), fino agli ultimi insediamenti che risalgono alla prima metà del ventesimo secolo.

La mostra è stata curata da Alba Zanini (presidente dell’associazione Kores) e Carla F. Gutermann, storica e giornalista, in collaborazione con la Fondazione Esperienze di Cultura Metropolitana di Settimo Torinese.

La mostra “Una casa per tutti. I villaggi operai dal Nord Europa al Piemonte”, ricca di fotografie originali e di approfondimenti storici, resterà aperta a Palazzo Lascaris da lunedì a venerdì dalle 10 alle 18, fino al 23 giugno 2017. Ingresso gratuito.

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